I risultati del calcio di agosto contano praticamente zero. Sono fondamentali le prestazioni, di singoli e squadra. Per un concetto generale che deve valere sempre (se giochi bene e domini l’avversario non puoi perdere due-tre-quattro partite di fila in campionato e Champions, mai), ma che in estate deve pure tenere conto di carichi di lavoro e preparazione, oltre che di determinati variabili di questo periodo dell'anno. Certo, allenatore e giocatori sono stipendiati lautamente pure adesso. E i tifosi che pagano il biglietto per le amichevoli vogliono vedere i propri beniamini regalare divertimento e divertirsi. Ci sta.

Mi permetto però di sollevare una questione che puntualmente emerge quando si parla di Inter, quella della crisi, vera o presunta, covata o in essere. Precisiamolo: se Lautaro e compagni giocano male (ah già, il capitano non ha ancora messo piede in campo, un dettaglio non da poco) io sono il primo a criticare aspramente il loro operato. E a scrivere senza problemi che X Y Z non stanno andando bene. L'ho fatto in passato pure prendendomi certe critiche, non ho paura a ripetermi. Però farlo a priori, in una situazione sicuramente particolare, mi sembra quantomeno prematuro. Soprattutto da parte di quei tifosi un po’ troppo tafazzisti che per un motivo o per l’altro sentono sempre il bisogno di vedere tutto negativo.

Chiaramente rispetto l’opinione di tutti, ci mancherebbe. Però ragazzi, questa sensazione che molti godano se le cose possono andare malino ai nerazzurri aleggia nell’aria. E non mi sembra nemmeno così sportiva, anzi. L’ultima stagione è stata trionfale. Parliamo dei campioni d’Italia. Ovviamente fa parte del passato e ora la precedenza è a quel che sarà rispetto a quel che è stato. Ma mai va dimenticato che il campo e solo il campo è giudice supremo. Va bene avvisare, manifestare le proprie perplessità “and so on”, ma non esageriamo. Vale in ogni campo e dimensione, figuriamoci nel calcio. Altrimenti facciamo la fine, tutti, dell’infortunio di Mkhitaryan prima del Monza. Come?

L’armeno era a posto? Certo che lo so, ho chiesto all'Inter e in un secondo mi hanno informato delle sue condioni prima della gara (altrimenti mica avrebbe giocato). Peccato però che un simpaticone sui social abbia pescato piccoli siti tematici e non, oltre che gente evidentemente distratta e per poco non si passa alla post verità (cercatevi cosa significa se non lo sapete, almeno imparate pure qualcosa che vi potrebbe tornare utile). Come se quella fake news fosse un qualcosa che quasi avesse bisogno di esistere per assetare i disfattisti nerazzurri. E questo non va bene.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 09 agosto 2024 alle 00:00
Autore: Simone Togna
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