C'era una volta il 3-5-2 devastante dell'Inter. Come ogni favola che si rispetti, anche questa ha inizio con il più classico dei c'era una volta. Sì, perché nonostante l'insistenza di Simone Inzaghi nell'andare avanti con il progetto tattico di Conte, a distanza di tre stagioni l'Inter si è persa. La squadra nerazzurra è diventata, soprattutto in Italia, prevedibile e gli avversari sembrano ormai aver preso le misure. A partire dalla Juventus che è riuscita nelle ultime sfide sempre ad ingarbugliare l'Inter. 

Nella passata stagione, questo va riconosciuto, Inzaghi ha portato un qualcosa in più in termini di offensività al 3-5-2 Contiano. Un'Inter più "spregiudicata", con più uomini nell'altra metà campo, con i due braccetti laterali di difesa spesso chiamati in causa nell'area di rigore della squadra avversaria. Che bei ricordi. Un'Inter così bella negli ultimi anni non si era mai vista, nonostante lo scudetto vinto dal Milan a fine stagione (forse più perso dai nerazzurri). 

Il 3-5-2 è un modulo che valorizza sicuramente gli esterni di centrocampo. Dalle loro prestazioni passa quella dell'intera squadra. Conte poteva contare su Hakimi e Perisic nella stagione tricolore, Inzaghi l'anno dopo ha perso il primo e ha trovato Dumfries al suo posto. La differenza tra i due è abissale, ma lo scorso anno l'olandese non ha fatto male, anzi. Dopo un avvio di stagione negativo, l'ex Psv ha collezionato prestazioni convincenti ed è risultato anche molto importante in fase realizzativa. Senza dimenticare, sia nell'Inter Inzaghiana che in quella Contiana, l'apporto sempre puntuale di Darmian quando è stato chiamato in causa.

L'Inter in estate ha perso però anche Perisic. Il croato lo scorso anno è stato l'autentico trascinatore dei nerazzurri da ogni punto di vista, quello atletico, quello tecnico e di leadership. Anche lo stesso Dumfries ha beneficiato della sua incredibile stagione. La dirigenza ha deciso di puntare poi su Gosens, sicuramente sulla "carta" più simile dal punto di vista fisico al croato rispetto a Dimarco. Proprio quel fisico però ha tradito il tedesco ex Atalanta che ha faticato tanto prima di trovare minuti e spazio a Milano a causa dei pesanti infortuni rimediati a Bergamo. Così sulla fascia sinistra è sempre stato quasi impiegato Dimarco: l'azzurro ha un piede differente rispetto a Perisic e Gosens, ma dal punto di vista atletico non può competere con i due.

I titolari oggi sulla carta sono Dimarco e Darmian. Gosens aveva recuperato terreno, ma si è fermato di nuovo per infortunio. Il secondo invece è stato costretto a scalare nella difesa a 3 come braccetto a causa dello stop di Skriniar. Al suo posto dunque sta giocando Dumfries, mentre il povero Bellanova sembra ormai essere estraneo al progetto nerazzurro (ha rivisto il campo per qualche minuto contro la Juve). E' chiaro che i problemi non riguardano solo le fasce, ci sarebbe tanto di cui parlare, ad esempio dell'attacco, della mancanza di un giocatore in grado di dribllare e creare superiorità davanti. La sintesi totale però è che il 3-5-2 ha stancato, ma ha stancato ancora di più non avere una vera alternativa tattica da poter utilizzare dal 1' o a partita in corso. A prescindere da chi arriverà o da chi se ne andrà in estate, l'augurio è che l'Inter possa voltare pagina. A partire dall'idea tattica da impiegare in campo. 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 25 marzo 2023 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
vedi letture
Print