"Invece di essere esaltato e fare feste e festicciole, un po’ di vergogna l’avrei perché ho la squadra più forte del campionato e sono a -13 da una squadra che ha il sesto monte ingaggi e ha dato via 6 calciatori. Quest’anno probabilmente non vincerai e avrai perso contro una squadra nettamente inferiore e Spalletti ha fatto capire che sul campo è dieci volte più bravo di Inzaghi". Antonio Cassano lo conosciamo e lo abbiamo imparato a conoscere negli anni. Le sue uscite spesso pungenti rispecchiano la sua indole "ribelle" e, al netto della sua sincerità sportiva, proviamo ad analizzare le sue parole ma soprattuto quella che è la stagione fin qui dell'Inter di Simone Inzaghi.

Partiamo dal campionato. Le 6 sconfitte rimediate in 21 partite sono troppe per una squadra che punta a lottare per lo scudetto. L'inizio di campionato (sconfitte contro Lazio, Milan, Udinese e Roma) ha compromesso sin da subito il cammino nerazzurro, complici poi i due ko rimediati nel proseguo tra Juventus ed Empoli. Quella contro la squadra toscana, pochi giorni dopo il successo a Riyad contro il Milan, rappresenta il più clamoroso passaggio a vuoto della stagione dell'Inter. Eppure, nonostante queste 6 sconfitte, l'Inter è sola al secondo posto in classifica, a +5 dal quinto posto condiviso da Atalanta e Milan. 

Complimentarsi con gli avversari non è un'usanza molto conosciuta in Italia. Il Napoli ha condotto fin qui un campionato straordinario e stargli dietro sarebbe stato impossibile forse per qualunque avversario. Basta prendere le classifiche dei restanti top campionati europei per rendersi conto di come quello fatto dalla squadra di Spalletti è qualcosa di innarivabile. In proiezione sono 100 punti a fine campionato, anche con 5 o 6 punti in più in classifica, il gap di distacco sarebbe stato comunque importante e la lotta scudetto già indirizzata. Certo, i rimpianti restano per alcuni momenti e per alcune partite, ma ad oggi non c'è storia.

Eppure in tanti, Cassano compreso, dimenticano di ricordare una cosa nelle loro analisi. L'unica sconfitta rimediata dal Napoli fin qui (ad eccezione di quella arrivata ai calci di rigore in Coppa Italia contro la Cremonese) tra Campionato e Champions League è arrivata a San Siro proprio contro l'Inter orfana per 70 minuti del suo miglior giocatore, Lautaro Martinez. L'unico squillo degno di nota da parte di Osimhen e compagni è arrivato solo a fine gara con un tiro di Raspadori parato da Onana, per il resto non c'è stata partita e l'Inter ha conquistato tre punti meritatamente, salvo poi qualche giorno dopo perdere due punti dalla diretta rivale a causa di una decisione arbitrale piuttosto scellerata sul campo del Monza.

A differenza del Napoli (e del Milan) l'Inter resta ancora in corsa per la Coppa Italia, si giocherà l'accesso alla finale contro la Juventus in semifinale dopo aver portato già a casa in questa stagione una Supercoppa italiana, vinta in maniera schiacciante contro i cugini a Riyad. Vincere aiuta a vincere, Inzaghi ha centrato il suo terzo trofeo da quando siede sulla panchina nerazzurra e cercherà in tutti i modi di replicarsi ancora una volta in Coppa Italia. 

E poi c'è la Champions. Caro Antonio, come può un allenatore che ha sbattuto fuori il Barcellona dalla Champions League, quel Barcellona da te sempre esaltato e ora primo in Spagna a +8 sul Real Madrid campione d'Europa, provare vergogna? In un girone, ricordiamo per i più distratti, in cui era inserito anche il Bayern Monaco. Non deve essere un alibi, ma Inzaghi è riuscito a portare a termine la missione senza contare praticamente quasi mai fin qui su Brozovic e Lukaku, due pedine fondamentali e importanti per lo schiacchiere tattico nerazzurro, e con tanti ostacoli da superare, ultimo il mancato rinnovo di Milan Skriniar. 

In campionato si poteva fare di più, anche se il super percorso del Napoli avrebbe potuto rendere tutto comunque vano. Non abbiamo la controprova, magari un po' di pressione all'ambiente azzurro avrebbe potuto fare la differenza. Dopo la sosta forzata legata al Mondiale, l'Inter ha battuto il Napoli, due volte il Milan e l'Atalanta ai quarti di finale di Coppa Italia. Da qui a maggio l'obiettivo numero uno è fare più punti in campionato, vincere una Coppa Italia e andare più avanti possibile in Champions League. Le somme verranno tirate a fine stagione, come sempre, ma nessuno deve vergognarsi per ora. 

Ho provato a chiudere gli occhi e a immaginarmi uno scenario. E se ai quarti di Champions League capitasse Inter-Napoli? Ci avete mai pensato? Secondo il pensiero di Cassano a qualificarsi sarebbe la squadra di Spalletti, essendo Luciano "10 volte più bravo" di Simone. Qualche dubbio ce l'ho, anzi io sono fermamente convinto che a passare il turno sarebbe la squadra nerazzurra. Perché? Il campo ha già parlato e l'Inter non è inferiore al Napoli. E secondo voi... come finirebbe? 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 09 febbraio 2023 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
vedi letture
Print