Trentun anni compiuti lo scorso mese di luglio, nazionalità iraniana, centravanti del Porto. Segni particolari? Segna e fa segnare. Mehdi Taremi magari non sarà l'attaccante che l'Inter merita, ma certamente è quello di cui ha bisogno adesso, tanto per parafrasare il commissario Gordon ne 'Il cavaliere oscuro'.

Che l'attacco fosse il reparto meno completo della rosa di Inzaghi era storia nota, raccontata più volte già in estate. L'età e lo storico recente a livello di acciacchi sia di Sanchez che di Arnautovic lasciava presagire in qualche modo difficoltà assortite per il tecnico nerazzurro nei momenti più concitati del calendario. E così è, in particolare dopo il ko dell'austriaco che ne avrà ancora per qualche settimana. Se giochi con due punte, devi avere almeno cinque attaccanti pronti ad alternarsi: considerazione tanto banale quanto utopistica se si guarda alle ultime stagioni nerazzurre. La coperta è corta lì davanti, inutile girarci attorno. Poi chiaro: Inzaghi potrebbe optare per soluzioni tattiche differenti. Ma il dato resta.

E allora? E allora non pare più impossibile che Marotta e Ausilio mettano mano alla cosa regalando all'allenatore una nuova alternativa già a gennaio. In tal senso, proprio Taremi è il profilo che nelle ultime ore è tornato prepotentemente alla ribalta. Sotto l'aspetto tecnico non si discute: attaccante completo, fisico e tecnico. Anche a livello di stipendio l'affare sarebbe ottimo. E lui, l'iraniano, vorrebbe tanto cambiare aria: doveva essere Milan in estate, ora rischia di diventare Inter in inverno. Forzerà la mano al Porto per andare via subito senza aspettare di diventare l'ennesimo parametro zero dell'era Marotta? E le commissioni di agenti e intermediari saranno ancora un ostacolo insormontabile? Vedremo. La cosa certa è che un ocome lui serve eccome a Inzaghi. Perché si sa: in Mehdi stat virtus.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 17 ottobre 2023 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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