L'Inter vince (anzi, stravince) nella tana dei campioni d'Italia con un secco 3-0, ma l'opinione pubblica sposta l'attenzione sugli episodi arbitrali e su un concetto principe: il Napoli è stato derubato, la squadra di Inzaghi fa 'boom con aiutini' (cit. Tuttosport). Le polemiche, ovviamente, sono su due episodi precisi: il contatto tra Lautaro e Lobotka all'inizio dell'azione che porta al vantaggio nerazzurro e il mancato calcio di rigore fischiato ad Osimhen nel duello in area con Acerbi. 

Partiamo dal primo: è vero che Lautaro 'cintura' Lobotka mentre è in caduta (c'è chi ha utilizzato addirittura l'affermazione 'placcaggio rugbistico'...), ma ai presunti esperti di moviola sfugge tutto il pre. E non solo quando si parla dell'intervento in sé. In primis, il metro di giudizio ultrapermissivo utilizzato dall'arbitro Massa in tutto il match del Maradona, dove alcuni contatti al limite (proprio come quello incriminato) sono sempre stati lasciati correre senza l'ausilio del fischietto; in secondo luogo, prima della caduta di Lautaro, è Lobotka - che, notare bene, non ha mai il possesso effettivo del pallone, toccato prima dall'argentino e praticamente già tra i piedi di Barella al momento del fallo - ad arrestare la corsa, fare una sorta di ostruzione con la gamba e causare la caduta del capitano dell'Inter che poi, ingenuamente, incappa in un abbraccio che poteva essere certamente sanzionato dall'arbitro. Ma solo ed esclusivamente in quel momento, con Massa vicinissimo all'azione che - seguendo il suo metro di giudizio - decide invece di far correre. 

Passano circa 21 secondi da quell'istante al gol. L'azione parte dal tocco di Lautaro ma coinvolge anche Barella che verticalizza, Thuram (tra l'altro pressato proprio dal Lobotka) che tiene palla e poi apre, Dimarco che crossa, Dumfries che fa da torre, ancora Barella che va di sponda e infine Calhanoglu, che calcia da fuori e sblocca la gara. Il contatto iniziale, che tra l'altro non impedisce al centrocampista del Napoli di tornare in posizione per tempo, è una mera valutazione da campo, fattispecie che (da protocollo) impedisce al VAR di intervenire. Ergo, il fischio poteva arrivare subito o non arrivare mai. Proprio come successo in Atalanta-Inter con la trattenuta di Lookman su Dimarco, con due differenze sostanziali rispetto a Lautaro-Lobotka: nel primo caso Dimarco è in possesso del pallone, mentre Lobotka no; nel primo si tratta di azione da gol (assist e rete di Scamacca), nel secondo di una lunga manovra che dopo sei giocate individuali si conclude con una rete. Anche a Bergamo l'arbitro non reputò fallosa la trattenuta, rispettando il suo metro di giudizio, e il VAR non intervenne. Proteste dell'Inter? Zero. Prese di posizione in tv in 'stile Meluso'? Pure. E precisiamo: se la trattenuta di Lautaro su Lobotka viene definita punibile dal mondo azzurro e non, allora per uniformità di giudizio doveva essere punita anche quella di Di Lorenzo sull'argentino che calcia in acrobazia (calcio di rigore e rosso). Ma anche no.

Il secondo episodio è il mancato rigore fischiato ad Osimhen e anche qui i pareri sono discordanti. Il tocco di Acerbi c'è? Senz'altro, ma il contatto è lieve. Si tratta di una strusciata appena sotto il polpaccio (e non di un pestone o un calcione), accompagnata da una caduta scomposta e contro le leggi della fisica del 9 azzurro. Una situazione che poteva essere sanzionata o meno dall'arbitro che però, come detto in precedenza, ha più volte fatto correre certi tipi di contatti per tutti i 90'. Per la gioia di chi apprezza il calcio fluido e per la tristezza di chi ama il gioco spezzettato e farebbe prima ad indossare un tutù e darsi alla danza classica. Son stati fischiati in passato rigori per tocchi così leggeri? Sì, ma sbagliando. Non ne sono stati fischiati altri ben più netti (come quello a favore del Torino contro l'Inter - perché se un errore c'è va detto a prescindere dai colori - per fallo di Ranocchia su Belotti)? Sì, sbagliando due volte.

A prescindere dagli errori, che nei casi del Maradona non sono comunque definibili come 'chiari ed evidenti' (come nel caso Lookman-Dimarco, con danno all'Inter, citato in precedenza), si possono ricordare altri episodi ben più gravi che riguardano le big che, attraverso i loro tifosi, oggi puntano il dito sulla prestazione di Massa. E ne citiamo uno a testa per mera questione di tempo. La Juventus, sotto di un gol in casa contro il Bologna, viene graziata sull'entrataccia di Iling-Junior che falcia Ndoye a ridosso della linea di porta: VAR, rosso e rigore? Dimenticati. Il Milan vince di misura in casa del Genoa con rete di Pulisic, che controlla palla con il braccio ma "non ci sono immagini chiare" (cit). Ok, tre punti a casa per i rossoneri. E il Napoli e Meluso hanno già dimenticato il fuorigioco di Olivera a Salerno nel gol di Raspadori che doveva essere segnalato subito, prima che la cosiddetta 'attacking possession phase' finisse, impedendo quindi l'intervento del VAR? Vero, Lautaro prova ad aggrapparsi a Lobotka. E voi? A cosa vi aggrappate? 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 06 dicembre 2023 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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