Protagonista in questi giorni con una serie di dirette su Instagram insieme a tanti ex compagni e avversari, buona parte dei quali al suo fianco nel periodo all'InterChristian Vieri è stato intervistato oggi dal Corriere della Sera. Nel suo racconto parte dalla maglia azzurra ("Per me speciale, impazzivo quando la indossavo"), ma ovviamente non trascura il lungo passaggio in nerazzurro. "Sei anni pazzeschi, ho dato tutto e creduto nel progetto. A San Siro c’era un’atmosfera elettrica. Ogni volta che scendevamo in campo per il riscaldamento sentivo il calore e l’affetto della gente. Ronaldo? Il Fenomeno. Per me il miglior centravanti del mondo, anche fuori dal mondo. Insieme abbiamo passato tre anni fantastici. È stato il primo a fare il doppio passo e correva più forte lui con il pallone che il difensore senza".

Di Baggio racconta che andava "a vederlo in curva Fiesole a Firenze", di Gigi Riva dice che è "un esempio". Di Mancini, altro suo ex compagno alla Lazio, elogia le capacità da c.t. "Era tanto tempo che non vedevo giocare così bene la Nazionale. Gliel’ho sia detto che scritto. C’è confidenza tra noi: all’Inter l’ho fatto venire io (ride, ndr). Sa cosa mi piace del Mancio? Che esalta le qualità dei giocatori. Vede i giovani e non ha paura a lanciarli, ma al tempo stesso non trascura qualche vecchietto se lo merita".

Sempre in chiave Inter, Vieri ricorda anche i momenti meno belli. "C’è stata quella brutta storia dei pedinamenti, ma non ho mai fatto niente di sbagliato. Il 5 maggio? Fa parte del calcio. Si vince e si perde. Quella sconfitta ci ha distrutti perché eravamo stati in testa dall’inizio. E subito dopo, l’Italia è stata eliminata al Mondiale dalla Corea. Due botte così ravvicinate hanno lasciato il segno. Però sono state anche un incentivo per ripartire meglio".

Sulla possibilità di ripartire, Vieri è scettico. "Capisco le istanze del calcio, che stando fermo ci rimette milioni di euro. Ma in questo momento è più importante la gente. La salute viene prima. Quando il pallone potrà ripartire,lo farà. Rivincerà la Juventus? Ne ha messi in fila otto, prima o poi uno lo perderà. È una questione di motivazioni. Sino adesso non è stata particolarmente convincente, però è in testa in campionato, negli ottavi di Champions e in semifinale di Coppa Italia. E con Cristiano Ronaldo si gioca sempre per vincere".

Sezione: Copertina / Data: Gio 23 aprile 2020 alle 09:36
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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