Andrea Stramaccioni non ha dubbi sulle qualità di Pio Esposito: "Basta con questa storia del “giovane”. Esistono giocatori forti e altri meno forti. Francesco Pio Esposito è un giocatore forte", sancisce sulla Gazzetta dello Sport.

L’Inter ha deciso di tenerlo, è d’accordo?
"Assolutamente sì. Ciò che a volte si sottovaluta è che vivere certi ambienti, allenarsi con determinati compagni e subire pressioni simili ti fa crescere e maturare. Se sei forte devi stare all’Inter. E Pio lo è. I nerazzurri non hanno un giocatore con le sue caratteristiche oggi, forte fisicamente e abile nel giocare spalle alla porta".

Thuram-Lautaro-Bonny-Pio Esposito: un bel quartetto, non crede?
"Lautaro è in gran forma e vuole riprendersi tutto. Thuram non si discute, Bonny è un giocatore di grande qualità, forza e prospettiva. Esposito può completare il poker alla grande, lo vedo assolutamente complementare agli altri tre anche nei diversi abbinamenti possibili".

Le ricorda una punta in particolare?
"Il primo Luca Toni, quello di Palermo con Guidolin. Per come mette il corpo, per come effettua il primo controllo e per la finta che gli piace tanto con cui ha segnato al River Plate".

In che cosa deve migliorare?
"Andrò controcorrente: il colpo di testa. Sotto quel punto di vista è molto forte, ma può essere ancora più cattivo e devastante".

Capitolo Chivu: che cos’ha notato di nuovo?
"Ha avuto il merito di resettare tutto mentalmente, non era facile. Il post Champions ha avuto effetti micidiali, ma la squadra è in crescita. Ho rivisto serenità e consapevolezza di forza. Il solco resta quello di Inzaghi, ma l’idea di trovare alternative in corsa è evidente. Il doppio mediano e i due giocatori sotto punta creano imprevedibilità".

Un giudizio su Petar Sucic, invece?
"Ha dimostrato ciò che sa fare anche venti metri più avanti. Nella Dinamo Zagabria non giocava solo da mediano, ma affiancava Baturina. Abbina la qualità nel gestire la palla alla visione di gioco e alla forza fisica".
 

Sezione: Copertina / Data: Ven 27 giugno 2025 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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