Dejan Stankovic, oggi allenatore del Ferençvaros, intervistato dal Corsport, parla anche dell'Inter e della Serie A. 

Dopo i successi alla Stella Rossa, quello che sta vivendo è il momento migliore della sua carriera da allenatore? 
"I due “double” (campionato più Coppa di Serbia, ndr) vinti a Belgrado restano qualcosa di unico per me. Ma anche le notti d'Europa League vissute con Milan e Rangers hanno un posto speciale nel mio cuore. Al Ferencvaros ho trovato una società con una storia pesante alle spalle: qui non si scherza. Sono felice di lavorare qui, in un club organizzato con un presidente splendido". 
 
Dunque nessuna nostalgia dell’Italia? 
"Non ci penso in questo momento, nella mia vita sono sempre stato un realista. Voglio centrare tutti gli obiettivi che mi sono prefissato qua e poi vedremo. Non ho paura di accettare qualsiasi sfida, se arriverà la chiamata della Serie A dovrò farmi trovare pronto". 
 
Quanti punti mancano all’Inter per vincere lo scudetto? 
"Calma, la strada è lunga. L’impressione da lontano è che i nerazzurri siano un carro armato. Una squadra senza punti deboli, con automatismi perfetti e una forte identità. Fa paura. Certo, mi viene da ridere…". 
 
Per cosa? 
"Ma si ricorda quando Inzaghi veniva messo in discussione pochi mesi fa? Da allora una finale di Champions, la vittoria della Coppa Italia e ora il primo posto". 
 
Una posizione che fino a quando potrà insidiare anche la Juventus? 
"Fino alla fine del campionato. Il vantaggio di avere una settimana intera per preparare le partite non è da poco e Allegri ne sta beneficiando. Tanti dicono che gioca male, però la classifica parla chiaro. E poi ognuno nel calcio ha i suoi gusti: le vorrebbero in tanti la solidità e la compattezza che ha la Juve, così come l’abilità nei calci piazzati". 
 
 

Sezione: Copertina / Data: Mar 12 dicembre 2023 alle 10:20 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print