L'Inter così forte? Frutto della casualità. La tesi è espressa oggi da Tuttosport in un articolo a firma Sandro Sabatini. "Questa Inter che sta meritatamente dominando il campionato nasce per bravura, opportunismo e - senza offesa - anche casualità", secondo quanto si legge nell'articolo.

Le casualità sarebbero la scoperta del Calhanoglu regista oppure Dimarco pescato dopo che era stato girato in prestito negli anni precedenti. Fino alla stessa scelta di Inzaghi dopo che la panchina era stata offerta ad Allegri.

Se non fosse che nell'articolo ci sono almeno tre ricostruzioni palesemente errate. Si legge infatti che Calhanoglu viene acquistato "perché chiedeva al Milan quei cinque milioni che poi l’Inter gli dà al volo quando decide - a costo di sanguinose minusvalenze - di liquidare a zero euro sia Joao Mario che Nainggolan". In realtà, come tutti ricordano, il turco viene acquistato con un blitz pochi giorni dopo la notizia del problema cardiaco che colpisce Eriksen agli Europei, privando Inzaghi di un titolare della stagione precedente.

Un'altra inesattezza riguarda la difesa. "Arrivano il campione del presente (Pavard) e il prospetto del futuro (Bisseck) solo grazie a Skriniar che giocherella con il rinnovo del contratto e la fascia da capitano, salvo poi scegliere Parigi", si legge. In realtà il giovane tedesco sostituisce D'Ambrosio, che se ne va a zero ma con un ingaggio pari a oltre il doppio rispetto al suo sostituto, mentre Pavard arriva sì per Skriniar ma in un momento nel quale attorno all'Inter si parla quasi più della spesa per un attaccante che non per un difensore, tanto che ai nerazzurri viene accostato Demiral in prestito con la prospettiva di Darmian titolare, come era avvenuto negli ultimi mesi della stagione precedente. Non è casualità, è una scelta ponderata del tecnico e della società, quella di spendere per il difensore e meno per l'attaccante.

Terza e ultima, l'arrivo di Thuram. "Legato a Lukaku - si legge - il tradimento che più ha appassionato e avvelenato sotto l’ombrellone. Il figlio d’arte, Thuram appunto, è una splendida intuizione del direttore sportivo Ausilio, che lo coccola da “parametro zero”, vince il derby dell’ingaggio con il Milan e quindi suggerisce a Inzaghi di trasformarlo da generosa ma sterile seconda punta a centravanti fornitore di assist e gol. Aggiornamento riuscito, oggi. Ma non l’altro ieri, perché durante l’estate l’Inter va a caccia di un attaccante vero e ci prova con tutti", il che smentisce quanto scritto sopra, visto che il budget per attaccante e difensore assieme non c'era. Ma soprattutto, l'acquisto di Thuram avviene molto prima della frattura con Lukaku e i soldi dell'ingaggio sono quelli a cui fa spazio a bilancio l'addio di Dzeko, non quello del belga, che nell'idea di Inzaghi e della società avrebbe dovuto completare il reparto assieme a Lautaro, Thuram e a un quarto elemento. 

Sezione: Copertina / Data: Ven 09 febbraio 2024 alle 10:20
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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