Lunga e interessante intervista di Radio Nerazzurra a Beppe Bergomi, bandiera interista e oggi tra i più stimati commentatori calcistici. Lo Zio ha parlato della campagna rafforzamento portata avanti da Marotta e soci e delle premesse per la nuova stagione. "A me sembra stiano facendo ancora una volta le cose per bene. Conosco Asllani, naturale sostituto di Brozovic: uno che è sempre pronto, non soffrirà San Siro. Con Lukaku con me sfondate una porta aperta: perfetto per il nostro campionato e poi è un leader emotivo. Perisic non lo sostituisci bene perché non esiste in Europa uo così, ma si può guadagnare da qualche altra parte del campo come in mezzo al campo con Mkhitaryan e davanti con il belga", ha spiegato Bergomi.

Che idea ti sei fatto di questa vicenda di Lukaku?
"Sono pro Lukaku. L'anno scorso andava bene anche all'Inter, ricordiamoci le difficoltà della proprietà. Poi dobbiamo sempre capire che sono ragazzi... Se lui torna con quella fame vista in due anni di Inter, poi il tifoso se lo fa andare bene. Non ho nessun dubbio su di lui".

Tema Skriniar. Sembra sia lui il sicuro sacrificato di questa sessione di mercato. Ma queste dinamiche non cambiano secondo te il rapporto tra il calcio e i tifosi? Sembra non possano esserci più bandiere...
"Questo è il vero tema. Alcuni hanno lo scudetto dell'Inter tatuato sul cuore come Skriniar, Bastoni, Barella, Lautaro... tutta gente che non dovresti mai vendere. Sono quelli che creano identità. L'Inter deve rimanere protagonista come negli ultimi tre anni, quindi serve continuità per 10-15 anni. E lo fai solo tenendo giocatori che ti danno identità. Giocatori così non sarebbero mai da toccare".

Bremer può essere il sostituto di Skriniar?
"Ha un ruolo diverso. Skriniar ha fisicità, attenzione, non lo salti mai e, soprattutto, è interista dentro. Bremer perfetto per la difesa a tre e con lui puoi alzare anche la linea. Ma non sostituisce Skriniar come ruolo, lui è un centrale. Milenkovic? Lui è uno intelligente, mi piace".

Ti aspetti una maturazione anche di Inzaghi rispetto all'anno scorso?
"Certamente anche io lo aspetto quest'anno, ma devo dire che ha fatto un lavoro egregio. Tra novembre e dicembre l'Inter era ingiocabile. Poi non è un alibi, ma il calendario ci ha danneggiato: troppe partite importanti, rotazioni al minimo e poi è arrivato il calo. Non ho nulla da dire sulla sua gestione".

E se arrivasse anche Dybala?
"Pensare di giocare con Dybala più Lukaku più Lautaro significa inserire due mediani, e questa squadra non li ha. Magari puoi farlo in alcune partite, ma l'Inter è tarata sul 3-5-2. Chiaramente prendere uno come Dybala a zero sarebbe molto importante".

Su Gosens e Barella.
"Barella tornerà ai suoi livelli. Mentre i tifosi non devono pensare che Gosens sia Perisic: è un esterno diverso dal croato, non vanno create false aspettative".

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Sezione: Copertina / Data: Gio 23 giugno 2022 alle 12:00 / Fonte: Radio Nerazzurra
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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