Non c’è quasi più spazio sul carro di Juan Jesus: era vuoto, o quasi, sino a domenica sera, prima della partita con il Torino. Poi, un’ora e mezza dopo, c’erano posticini sì e non in piedi. Il calcio è anche questo. E mi meraviglio di chi si meraviglia…

Eppure questo Juan, difensore centrale/esterno sinistro brasiliano classe 1991, alla vigilia della partenza della stagione nerazzurra non faceva, secondo la stampa specializzata, parte della rosa di mister Stramaccioni. Su di lui, infatti, era forte l’interesse del Bologna. Quindi, se lo volevano i felsinei, secondo alcuni, non poteva essere da Inter. E allora giù risate e sfottò vari. Ora, dopo i famosi novanta e più minuti contro la banda Ventura, si sprecano gli elogi. “Juan si prende l’Inter”, “L’Inter ha il nuovo Thiago Silva”, ecc. ecc..

È, quello di Juan, l’esempio, l’ennesimo, di come nel calcio si viva alla giornata, giudicando e dando medaglie dopo solo una partita. Che dire dunque? Lode agli uomini mercato nerazzurri che hanno scovato quasi un anno fa questo perticone di difensore e, nonostante tante critiche e tanto scetticismo, lo hanno tenuto su a Milano. Ben sapendo che l’occasione giusta sarebbe arrivata: come in effetti è poi stato…

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Gio 20 settembre 2012 alle 00:17
Autore: Giuseppe Granieri
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