Ex compagni ma nemici per due notti. La prima si gioca a San Siro ed è l'andata degli ottavi di finale di Champions League. Simone Inzaghi e Sergio Coinceçao scelgono l'undici di gala nel primo round con vista sui quarti, l'lnter vuole approdarci dopo 12 anni di assenza, ma prima deve superare l'ostacolo Porto che non perde dal 21 ottobre 2022 (0-1 con il Benfica). Il mister dei nerazzurri conferma il consolidato 3-5-2: Onana ritorna tra i pali dopo il turno di riposo in campionato, in difesa spazio di nuovo a Skriniar capitano con Acerbi e Bastoni. A centrocampo giocano Darmian e Dimarco sulle corsie, Calhanoglu in cabina di regia con Barella e Mkhitaryan mezzali. In attacco si riforma il tandem Dzeko-Lautaro Martinez. I campioni di Portogallo si schierano a sorpresa con il 4-2-3-1: davanti al portiere Diogo Costa, retroguardia composta da Joao Mario, Pepe (capitano), Marcano e Zaidu. Recuperi lampo per UribeOtavio e Galeno, il primo impiegato in mediana insieme a Grujic, gli altri due sulla trequarti con Pepe Aquino, a supporto dell'unica punta Taremi.

Ritmi alti in avvio di gara per il Porto che affonda i suoi terzini sulle fasce e con Taremi porta il pressing sino in zona Onana. Sull'altro fronte l'Inter prova a scardinare la difesa lusitana puntando su Barella, che tagliando in diagonale verso l'area disorienta Zaidu creando lo spazio sulla destra per l'offensiva di Darmian oltre a nuove possibilità per Lautaro, che però al 13' spreca di testa sul cross dalla sinistra di Dimarco. Con il passare dei minuti gli ospiti si mantengono attendisti lasciando sempre più campo e prima giocata all'Inter, poi intorno al 25' fiutano il pericolo dopo un destro di Calhanoglu su sviluppi da calcio d'angolo respinto da Diogo Costa e risalgono con pazienza grazie al palleggio prolungato in orizzontale che, dopo una serie di rimpalli, trova sbocco con la conclusione alta di Otavio. L'Inter più statica concede i tempi di manovra agli avversari, che riguadagnano spesso il possesso sulla stessa metà campo dei nerazzurri con un pressing riattivato in maniera sostenuta. Per superare il blocco portoghese, i nerazzurri devono affidarsi ai lanci lunghi a cambiare fronte e lato di campo, come la fiondata di Bastoni da sinistra che imbecca Darmian, da lì l'esterno arriva al cross ma in area Lautaro cicca ancora all'appuntamento al gol. Il Porto guadagna terreno e, grazie anche alle punizioni, incrementa notevolmente il volume di uomini in attacco: la chance più clamorosa sui piedi di Grujic su dormita generale della difesa nerazzurra, Taremi serve la sponda di tacco per il serbo che spara addosso a Onana, sulla ribattuta Galeno di testa manda a lato. L'Inter si riaffaccia in avanti in chiusura di primo tempo provando a sfruttare le armi Dimarco e Darmian sulle corsie: dal calcio di punizione dalla destra di Calhanoglu, Bastoni sul primo palo anticipa tutti ma trova il riflesso prodigioso di Diogo Costa.

Alla ripresa il Porto inizia in attacco alzando di nuovo i ritmi del palleggio quando arriva sulla trequarti, mentre la spinta dei suoi terzini Zaidu e Joao Mario costringe l'Inter ad allargarsi con Darmian e Dimarco impegnati in copertura. Al 50' però Coinceçao è costretto a fare meno di Galeno, sostituito da Evanilson, nell'Inter al 58' dentro Gosens e Dzeko, fuori Dimarco e Dzeko. Quando la squadra di Inzaghi avanza i lusitani seguendo il copione dell'Udinese si rendono pericolosi ribaltando il fronte in contropiede ma trovano in ultima difesa le parate spettacolari di Onana. Al 72' è il turno di Brozovic che rileva Mkhitaryan, con Calhanoglu che si sposta sulla mezzala sinistra e inizia a creare i primi problemi alla retroguardia dei Dragoes muovendosi tra le linee. Sull'asse con Brozovic il turco innesca subito la prima chance per la LuLa, con Lautaro che in stirata manca di un soffio il tap-in sul pallone tagliato dalla destra di Lukaku, poi al 78' inguaia Otavio che commette il fallo da secondo giallo. Porto in inferiorità numerica e arroccato dietro a difendere il pareggio, Inzaghi si gioca la carta Dumfries per Skriniar con Darmian che scala così in difesa. Il 36 e Acerbi rimangono ultimi uomini mentre Bastoni sale sul binario di sinistra in supporto a Gosens. Coinceçao risponde mandando in campo Wendell al posto di Taremi, Evanilson resta unico terminale offensivo. L'Inter sfrutta la superiorità assediando il Porto e all'86' trova la chiave: Dumfries si accentra in area dove ci sono già Lukaku, Lautaro e Gosens, mentre Bastoni da una parte e Barella dall'altra agiscono da vere e proprie ali, Brozovic da play serve largo a destra il 23 che di prima pennella per Big Rom, palo al primo tentativo di testa, gol al secondo di sinistro in mezzo di fronte a un Pepe poco reattivo. Nel finale dentro Borges per far rifiatare Joao Mario, i nerazzurri vorrebbero anche il secondo ma l'arbitro Jovanovic è fedele al suo cronometro: finisce 1-0 dopo i 4' di recupero, l'Inter porta a casa il primo round al termine di un match contro un avversario che si conferma ostico già a San Siro. Le chance per il vantaggio fioccano già in undici contro undici ma l'imprecisione di Lautaro e i riflessi di Diogo Costa rimandano l'esultanza del pubblico nerazzurro solo all'ultimo. Ci vuole la cattiveria in zona gol di Lukaku per spezzare gli equilibri, in un finale agevolato dal doppio cartellino giallo a Otavio. Calhanoglu si conferma mina vagante agendo da mezzala dopo l'entrata di Brozovic, il croato riveste i panni del regista, mentre Dumfries e Gosens fanno densità in area con le punte, lasciando a Barella e Bastoni il compito di andare a crossare. Alla fine sono 17 i tentativi in porta complessivi dell'Inter, di cui 4 nello specchio come il Porto, che però ci ha provato 10 volte. Possesso palla al 56% in favore dei nerazzurri, 6 i corner, 0 quelli della formazione di Conceiçao che punta spesso sul palleggio e attacca a folate. All'Estadio do Dragao l'Inter dovrà mettere in campo la stessa attitudine e soprattutto tanta attenzione.

Sezione: Angolo tattico / Data: Gio 23 febbraio 2023 alle 13:06
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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