"Sabato 20 agosto,arriva la prima...è solo la seconda giornata ma ci hanno già,come sempre,accusati di 100 mila "reati calcistici"in primis la sciagurata vendita di Casadei,ma cosi è...cosa dice il campo,che alla fine bene o male è il giudice? Un'Inter piacevole,una "LuLa"piena,un Dzeko e un Correa che si confenzionano un pasticcino,Dumfries,Bare e Brozo el Dimasch che sembrano galoppattori nella dirittura d arrivo,e Skrigno,ormai ex parigino con buona pace di tutti,che si incazza come se non avesse 2 gol di vantaggio,Bastoni e Stefan l Orange non si scompongono e rimandano al mittente tutti i tentativi d assalto,ma sono sicuro che tanto ci sarà qualcosa che non torna,però vista la voglia dei ragazzi,forse ci aspettano dei buon 90 minuti nell arco dell anno,e altrettanti processi,dai soliti noti,grazie AMALA eSEGUILA (secondo me ti divertirai nel bene e nel male,come solo l INTER sa fare) e come dicono dalle mie parti CREDICI ".

Gianluca

"Gentile Redazione, forse ancora ebbri e ciucchi per l'arrembaggio inaspettatamente riuscito nella darsena rossonera appena 7 mesi fa - grazie anche al favore delle tenebre e delle decisioni avventate del malcapitato(?) fischietto Serra - i marinai spezzini del nuovo capitano rodigino Gotti avevano calato l'áncora nel bacino di San Siro colorato da oltre 71.000 vessilli nerazzurri. Certo che una tale identità anagrafica del tecnico dei liguri fa pensare che un calice in più o in meno tracannato durante quei loro baccanali non dovrebbe aver costituito molta differenza, se non quella evidente di aver fatto protrarre le celebrazioni fino a dopo il commiato a Thiago Motta... Anche se a giudicare da una clamorosa gaffe storica pronunciata da Gotti giusto alla vigilia della gara del Meazza, monterebbe forte il sospetto che pure lui non dev'essere stato affatto sobrio fino al calcio d'inizio... Leggete infatti questa chicca estrapolata da un passaggio della sua conferenza stampa di venerdì, ripresa dalla Vs. Redazione: ad un certo punto a Gotti veniva chiesto se quei mille tifosi spezzini in trasferta a San Siro non fossero assimilabili agli spartani. Al che il buon Luca, evidentemente a corto di studi classici sulla Grecia antica - probabilmente nella natia Adria avrà frequentato il liceo linguistico o lo scientifico o scelto magari il corso di Ragioneria - se ne usciva bel bello: "Non dobbiamo dire così, perché erano 300, giovani e forti ma sono morti". Ecco: non so perché, ma sono indotto a pensare che la sua non sia stata sagace ironia... Avendo infatti dimostrato di confondere clamorosamente una fallita spedizione di rivoltosi antiborbonici capeggiati da Pisacane - che ispirò la famosa poesia risorgimentale de "La spigolatrice di Sapri" - con l'omonima pellicola semi-storica ("300", appunto) che evocava, invece, le gesta eroiche degli Spartani nella guerra contro l'Impero persiano. Dato a Cesare quel che è di Cesare (e a Casadei, purtroppo il foglio di via: ma solo per manifeste necessità finanziarie...), si torna volentieri alla realtà "meno cruenta" di Inter-Spezia, con i liguri che apparivano del tutto ignari della tempesta che si sarebbe scatenata sulle loro teste per tutti gli oltre 90 minuti di gioco: altro che bomba d'acqua di un solo quarto d'ora! I nerazzurri, carichi come non mai di adrenalina sulla scorta delle ultime rassicurazioni societarie circa la definitiva blindatura di Mastro Skriniar, avevano evidentemente deciso di porre rimedio una volta per tutte al deficit pluviometrico milanese, scatenando sui malcapitati avversari uno tsunami con pochi precedenti. Solo che lo score del primo tempo recitava appena 1 gol ed 1 traversa a portiere battuto, ma ben 16 tiri totali, di cui 7 in porta. Paradossalmente - ed in percentuale - la produzione offensiva dei nerazzurri ha reso infatti molto di più nella ripresa con altri 2 gol, a fronte di sole 3 conclusioni complessive, di cui 1 nello specchio. Impietoso dunque il tabellino finale: 19 tiri totali dei nerazzurri di cui 8 in porta contro i soli 2 dei liguri di cui 0 nello specchio... La Beneamata ha così ricominciato esattamente da dove aveva finito a maggio, replicando contro gli spezzini lo stesso 3-0 casalingo rifilato ad altri liguri, quelli della Doria, nell'ultimo turno dello scorso campionato. E pensare che lo Spezia era reduce dalla 1a giornata potendo vantare il singolare record di essere stata una delle sole 4 difese (oltre a quelle di Atalanta, Juve e Roma) rimaste imbattute all'esordio. Il classico fuoco fatuo spento abbastanza presto dai nerazzurri, col bastimento spezzino che è quindi colato a "Picco" a San Siro anziché all'interno del loro porto domestico. Della serie: mai avventurarsi per mare senza la necessaria patente nautica... E pare che Gotti ne fosse del tutto edotto confermando indirettamente a fine gara quanto aveva già anticipato alla vigilia: ossia che contro i nerazzurri si sarebbe trattato, per gli spezzini, di una "partita quasi ingiocabile". Ieri sera ha dovuto solo depennare l'avverbio ("quasi")... ".

Orlando

"Gentilissimi di fc Inter News, ieri mentre seguivo gli aggiornamenti di Inter Spezia sono rimasto incollato alla tv seguendo Armand Duplandis vincere l'oro nel salto con l'asta. Umiltà, serenità,tranquillità,padronanza,stile impeccabile: è raro vedere atleti di questo calibro. Non c'è nessuna ironia, forse verso l'arroganza antipatica di un altro svedese Ibraimovic sì, comunque tre, quattro spanne sotto questo fuoriclasse. Solo una segnalazione di una rarità: fuoriclasse. Distinti saluti".

Andrea

Sezione: Visti da Voi / Data: Dom 21 agosto 2022 alle 18:03
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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