"Gentile redazione, le difficoltà dell'Inter sono sotto gli occhi di tutti. Infortuni, un gioco che non convince, giocatori molto al di sotto dei loro standard, un allenatore in confusione, e anche tanta sfortuna. Insomma, l'annata post-triplete e post-Mou si preannunciava difficile ma un insieme di fattori la sta trasformando quasi in un incubo: la causa principale, a mio avviso, è l'incredibile sequela di infortuni che sta bersagliando il gruppo; l'Inter al completo avrebbe comunque delle difficoltà dovute ad un fisiologico appagamento e al cambio di allenatore ma i risultati in campionato non rispecchiano affatto il reale valore di questa rosa. Premesso che a me Benitez non piace e poche volte è piaciuto anche in passato, per quanto lo abbia ritenuto quasi una scelta obbligata nello scorso giugno, la sfortuna di certo non gli manca, anche se un po' se la va a cercare continuando con questa preparazione che stressa in modo forse eccessivo i muscoli dei calciatori. Data l'assenza di tante pedine chiave, la responsabilità del gioco è affidata ad elementi in evidente appannamento: Sneijder e Cambiasso, per dirne due, sono i miei due giocatori preferiti in assoluto da lungo tempo ma finora sono stati solo l'ombra dei fuoriclasse ammirati negli anni scorsi; e così anche Lucio, ad esempio. Difficile quindi riuscire a combinare qualcosa quando la situazione è così complicata. Ora però il Mondiale per Club è alle porte ed è uno degli appuntamenti più importanti della storia recente di questa società: i giocatori sono tenuti a dare il massimo, perchè in fondo in fondo, sono stati loro a scendere in campo l'anno scorso, quando abbiamo fatto la storia del calcio italiano. E i tifosi devono dimostrarsi all'altezza dei Campioni d'Europa! Gridare alla rifondazione, condannare i giocatori o l'allenatore è quanto di più sbagliato si possa fare in questo momento: la squadra è in difficoltà e ha bisogno di noi, quindi spero che i tifosi che andranno a San Siro nei prossimi mesi si dimostrino vicini a giocatori e allenatore senza fischiarli o insultarli. Io stesso vivo molto lontano da Milano (a quasi 1000 km) ma data la situazione, cercherò di fare qualche sacrificio pur di essere a San Siro per sostenere la squadra di eroi che mi ha dato una delle gioie più grandi della mia vita! I tifosi si vedono nei momenti di difficoltà! Con questo, chiudo il mio intervento e ringrazio la redazione per lo spazio che eventualmente mi avrà concesso".

Roberto

Sezione: Visti da Voi / Data: Dom 05 dicembre 2010 alle 10:29
Autore: Redazione FcInterNews
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