Beppe Severgnini racconta attraverso le pagine del Corriere della Sera la propria gioia per il successo dell'Inter in Supercoppa, arrivato all'ultimo istante. "Comprendiamo il dispiacere degli amici bianconeri, ma loro non devono stupirsi dell’estasi nerazzurra - scrive -. Vincere negli ultimi secondi di una finale durata due ore è magnifico, almeno quant’è doloroso perdere in quel modo".

Più del trofeo conta come è arrivato il trionfo. "La Supercoppa, diciamolo, è super solo nel nome: piace agli sponsor, alle società e alla tivù, ma è una sorta di Coppa Italia rilucidata, e come quella soffre di problemi esistenziali - si legge -. Contano lo scudetto e la Champions. Il resto, parliamone. Tutto questo, in teoria. Poi vinci all’ultimo secondo — dopo il gol di Sanchez il pallone non è neppure tornato a centrocampo — e cambia tutto".

Tecnicamente, secondo Severgnini, "l’Inter ha giocato bene, ma peggio di altre volte. La Juventus non ha giocato male, ma meglio che nel recente passato. Batterla, siamo onesti, non rappresenta più una consacrazione".

Il giornalista chiude con una battuta che sa di augurio. "Ecco cosa manca al Niño Maravilla e all’Inter di Inzaghi: un gol all’ultimo secondo, da centrocampo, magari nel derby col Milan. Poi possiamo dichiararci soddisfatti".
Sezione: Rassegna / Data: Ven 14 gennaio 2022 alle 11:45
Autore: Redazione FcInterNews
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