Dopo il passaggio dell'Argentina in finale ai danni della Croazia, stasera spazio a Francia-Marocco. Per parlare dei Mondiali, la Gazzetta dello Sport ha intervistato l'ex interista Marco Materazzi.

Marco, se dovesse affrontare questa Francia quale sarebbe il primo pensiero?
“La loro forza. Hanno tutto: tecnica e fisico, come nel 2006. Quindi bisogna cercare di limitarli, resistere, allungare la partita e magari sfruttare il momento in cui possono concedere qualcosa”.

Non si sa se Aguerd e Saiss potranno giocare. Quanto cambierebbe senza entrambi o anche solo senza uno dei due?
“In questi casi la riserva riesce sempre a dare il massimo. Però Saiss è anche il capitano: la sua assenza sarebbe più pesante, è il leader. Nel 2006 senza Cannavaro sarebbe stata ancor più dura”.

Invece si fece male Nesta e lei prese il suo posto.
“Contro la Repubblica Ceca entrai a freddo ed ero anche preoccupato. Poi feci subito un buon intervento su Nedved e mi tranquillizzai”.

Perché i difensori-marcatori sono così rari?
“Perché c’è la tendenza, soprattutto in Italia, a difendere per reparto e con l’aiuto dei centrocampisti, nella convinzione che questo aiuti a vincere. Nei settori giovanili bisognerebbe fare di più l’uno contro uno: servirebbe agli attaccanti e ai difensori”.

Per chi tifa al Mondiale?
“Oggi per il Marocco, ma credo sia la meno forte. Spero vinca l’Argentina, sarei contento per Messi: ha deliziato il calcio per tanti anni, se lo meriterebbe”.

Sezione: Rassegna / Data: Mer 14 dicembre 2022 alle 10:20 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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