Lukaku, Lautaro e Dybala possono giocare insieme? È la domanda che si pone Mario Sconcerti, che risponde attraverso il classico editoriale sulle colonne del Corriere della Sera. 

"Tecnicamente sì - esordisce il giornalista -, sono tre giocatori diversi, non si doppiano, hanno caratteristiche che anzi possono moltiplicarsi. A patto che tutti corrano e si trovi in fretta un altro modo di essere Inter.

L’operazione è geniale, non ricordo qualcosa di così raffinato e risparmioso. Lukaku ha portato per intero appena un anno fa la cifra di cui l’Inter ha bisogno ogni stagione per non andare con il naso sott’acqua. Adesso torna a prezzo di saldo. Dybala è uno dei pochissimi giocatori di classe sicura che ci siano in questo momento in Europa. Far stare insieme i tre attaccanti è però l’inizio dell’opera, non la conclusione. Inserire Dybala ribalta l’Inter classica di Inzaghi e anche quella che fu di Conte. Il 3-5-2 ha bisogno di un regista, due interni e due esterni a tutto campo. Questo non sarà più possibile, l’Inter dovrà essere reinventata. Ci sono molte idee sul come farlo ma anche abbastanza incognite.

La prima è per esempio a chi toglie spazio Dybala. Sarebbe un trequartista che parte dalla fascia destra o un centrocampista offensivo? Nel primo caso avrebbe bisogno di un compagno flessibile alle spalle, Darmian o Bellanova, qualcuno più di ruolo. Nel secondo caso andrebbe a battere sui compiti di Calhanoglu, non uno qualunque, uno che è stato tra le sorprese migliori della stagione. Inserire ottimi giocatori per toglierne altri di valore molto vicino, costa una somma algebrica il cui risultato è spesso nei pressi dello zero. È vero che si gioca in sedici e per più di cinquanta partite, ma un ordine di base deve esserci. Se parto con Brozovic davanti alla difesa, e non si vede come si possa farne a meno, c’è bisogno di due mezzeali di fianco. Questo riduce in teoria subito il numero degli attaccanti. Ma l’evoluzione di Inzaghi nella seconda parte della stagione ha mostrato un’Inter molto duttile, con due ali di punta, Perisic e Dumfries, che hanno giocato cercando di coprire l’intera fascia. Stavolta potrebbero addirittura essere Dybala da una parte e Mkhitaryan dall’altra, per esempio nella trentina di partite più abbordabili ma da vincere facendo meno fatica.

Potrebbe così nascere una prima Inter di alto tasso tecnico impostata sulla difesa a tre, Dybala e Mkhitaryan ai lati, Brozovic nel mezzo, Barella e Calhanoglu ai fianchi, più Lukaku e Lautaro. Formazione di poco equilibrio e grande classe, a cui sarebbe difficile togliere il pallone. Con tante variabili possibili a seconda del risultato. Si rinforza la difesa con Dimarco, Gosens o chi giocherà sulla destra. Si può far riposare Dybala o Lautaro per tratti di gara facendo entrare più dentro al campo Mkhitaryan, che è anche una splendida mezzala. O ricorrere ai mediani ordinati del tipo Gagliardini. Quello che vedo meno in questa Inter è Dumfries. Se punti su Dybala, il sacrificio è lui.

Sarà utile mettere molta attenzione al ruolo di Lukaku. Deve partire da metà campo, essere il primo a ricevere il pallone da Brozovic. Questo terrà più chiusa anche la difesa, non costretta ad avanzare troppo per ricominciare l’azione. Lukaku coprirà molte delle lacune dinamiche di Dybala e anche parte del suo spazio. Il centravanti resterà Lautaro. Non mi aspetto da Dybala grande movimento. Qualunque giocatore è utile sul campo se impegna un giocatore avversario. Dybala il suo l’avrà sempre addosso. Questo lascerà territorio a Lukaku che sarà seguito fino a metà campo da un difensore centrale, smontando l’assetto della difesa degli altri. Non è facile, ma l’Inter sembra crescere come una bellissima idea".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 19 giugno 2022 alle 12:57
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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