"Mercoledì sera Lukaku è stato il volto nell’Inter". Il più decisivo degli uomini di Conte, spesso e voltentiei il trascinatore di questa squadra, contro lo Shakhtar, "la differenza, paradossalmente, l’ha fatta in negativo" analizza il Corriere dello Sport "pensando a come ha, involontariamente, respinto l’incornata di Sanchez destinata a finire in fondo alla rete. Essendo in fuorigioco avrebbe dovuto spostarsi prima. Invece, si è trasformato in un difensore aggiunto per lo Shakthar". Un fastidio corroborato dallo sfottò ulteriore che gli ucraini hanno destinato all'Inter e più in particolare, volente o nolente, a Big Rom che già domani contro il Cagliari potrà rifarsi. Il centravanti nerazzurro, che non si nasconde mai, non risparmiando le critiche ai se stesso e al resto del gruppo quando è doveroso farle, (come in quel post gara con il Torino), è il primo a credere alla ripresa psicologica e allo scudetto. "E se quei panni da trascinatore, per una volta, li ha lasciati nello spogliatoio" in una delle serate più buie da quando è all'Inter, "è già pronto a rindossarli" proprio partendo da Cagliari. Per lui infatti, "ci sarà anche un’altra missione, dimostrare di riuscire ad essere puntualmente determinante anche nelle sfide più importanti. Del resto, c’è un palmares da arricchire, visto che, ad oggi, nella bacheca personale del bomber belga, ci sono solo un campionato con l’Anderlecht, quando aveva solo 17 anni, e una FA Cup con il Chelsea, ma senza essere protagonista. Pensando allo Shakthar, ma anche al Siviglia lo scorso agosto, quando pur avendo segnato sbloccando il risultato, decisiva per la sconfitta dei nerazzurri è stata la sua deviazione alle spalle di Handanovic sulla rovesciata di Diego Carlos sembra che il destino gli abbia riservato una carta beffarda, ora da rimettere a posto. 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 12 dicembre 2020 alle 08:30
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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