Certamente non proprio il massimo in fatto di ottimismo per l'Inter il dato che la Gazzetta dello Sport riporta alla luce con Luciano Spalletti protagonista: in terra inglese, il tecnico dei nerazzurri ha subito 7 sconfitte su 7, con 15 gol incassati e solamente 2 realizzati. "Ma domani a Wembley contro il Tottenham la sua Inter tenterà di prendersi quello che all’allenatore nerazzurro tra Middlesbrough, Manchester, Londra e Liverpool, non è mai riuscito: un risultato positivo - prova a addolcire la pillola la rosea -. Da Middlesbrough-Roma 1-0 del febbraio 2006 a Liverpool-Zenit 3-1 del febbraio 2013 tutto è andato storto (anche se nell’ultimo precedente si qualificarono i russi e non i Reds) - si legge -. Tra Champions, Europa League o Coppa Uefa, il risultato per le squadre di Spalletti in Inghilterra è sempre lo stesso: 7 k.o. su 7, 5 volte per 1-0, e in mezzo anche il clamoroso 7-1 con cui lo United di Ferguson elimina la Roma nei quarti Champions nell’aprile 2007. Contro il Boro, che poi si prende la qualificazione ai quarti Uefa all’Olimpico, basta un rigore. E Spalletti dice: «Abbiamo commesso una mezza ingenuità lasciando spazi troppo larghi». Poi il trittico all’Old Trafford, cominciato con la notte da libro dei record negativi. «L’errore più grande l’abbiamo commesso sull’1-0 – disse Luciano –, non dovevamo buttarci in avanti ed esporci al loro contropiede. Abbiamo dimostrato, io per primo, poca esperienza in queste situazioni». Poi, con lo United, finisce due volte 1-0 e Spalletti cambia registro: «Siamo una buona squadra, che ha le sue cartucce da sparare: non abbiamo concesso nulla». Con il Chelsea, Champions 2008-2009, 1-0 di Terry e grande match per i giallorossi di Spalletti: «Questa partita ce la porteremo dietro per parecchio tempo: indica la strada giusta da per uscire dalla crisi». Prima del mezzo sorriso in casa Liverpool, che batte ma non elimina lo Zenit di Luciano nel 2013, c’è la sconfitta contro l’Arsenal (24 febbraio 2009), che ha 7 palle gol e batte la Roma soltanto su rigore. «Troppi hanno giocato sotto il loro livello – spiegò Luciano –. Nel calcio la forza e la corsa fanno la differenza, non la tecnica. E in Inghilterra ce lo ricordano spesso»".

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 27 novembre 2018 alle 09:17 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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