"Partita da montagne russe, divisibile in tre fasi: il furibondo assalto juventino in avvio; il lento, ma costante riassetto interista; la presa del potere da parte dell’Inter a metà della ripresa, con l’1-1 di Icardi e un paio di ripartenze che avrebbero potuto generare il più clamoroso dei ribaltoni. Se Kovacic non fosse stato espulso a quattro minuti dal novantesimo per una sciagurata entrata su Lichtsteiner, sarebbe stato lecito attendersi un colpo di coda dei nerazzurri". La pensa così la Gazzetta dello Sport in fase di commento all'1-1 dello J Stadium. "L’1-1 è equo e ha detto due cose. La prima: la Juve di Allegri è più bella a vedersi di quella di Conte, ma ha perso ferocia, non le riesce di annichilire l’avversario. La seconda: con Mancini l’Inter ha ripreso a giocare a calcio e non si parametra più sull’avversario, sviluppa le sue idee a prescindere. C’è da migliorare la fase difensiva, nel primo tempo si usciva con molte difficoltà dalla propria area di rigore e si sono visti palleggi spericolati. La via tracciata però è maestra ed è giusta, si ricerca la qualità e il giropalla comincia a fluire. Forse non basterà per il terzo posto, ma di certo è un lavoro indispensabile in vista della prossima stagione. Roma non venne costruita in un giorno, le fondamenta prima di tutto". 

Sezione: Rassegna / Data: Mer 07 gennaio 2015 alle 11:44 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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