Lodi sperticate della Gazzetta dello Sport a Nicolò Barella, ricordando anche gli elogi dei due ex c.t. Lippi e Sacchi. "Barella è una sintesi vivente: l’anima votata alla ricerca del possesso del pallone, il cervello che medita di giocarlo sempre in avanti, vedendo all’orizzonte la porta avversaria. E’ un compendio delle due fasi applicate alle strategie di Mancini. E’ anche l’uomo che vale di più nella rosa scelta dal c.t. e fa il centrocampista, non l’attaccante: l’età è dalla sua parte, certo, ma non più della sua unicità", si legge.

"Barella ha qualcosa, e più di qualcosa, che ricorda Nicola Berti. Non solo perché è un (raro) pezzo di Inter nel mosaico della Nazionale: entrambi generosi per Dna, assaltatori per indole, quella di scompigliare equilibri e partite, e alchimisti del gol: non il loro lavoro, ma capaci di farlo. Nicola e Nicolò, l’assonanza di un nome e di un calcio con qualcosa di selvaggio e molto di gagliardo", sottolinea la rosea.

VIDEO - CAGLIARI-INTER, QUANTI NOMI SUL PIATTO: I SARDI CHIEDONO UN ATTACCANTE

Sezione: Rassegna / Data: Gio 10 giugno 2021 alle 11:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print