Dopo aver ricostruito quanto accaduto ieri dalle 15 in poi, con le clamorose dimissioni di Massimo Moratti e della porzione di CdA a lui vicina, Fabio Monti del Corriere della Sera manda delle frecciate a Thohir e Mazzarri, interpretando il pensiero dell'ex presidente: 

Thohir, che in questi mesi ha 'usato' Moratti, trasformandolo o in un parafulmine o in una specie di assicurazione per avere credibilità all’esterno, ha rilasciato una gelida dichiarazione all’arrivo a San Siro: "Ho saputo delle dimissioni di Moratti, l’ho incontrato e ci siamo parlati. Questo non cambia il rapporto tra le due famiglie, mi ha detto che continuerà a supportarmi. Io sono il presidente della società e ho il dovere di fare ciò che è meglio per l’Inter. E devo rivedere alcune operazioni fatte dalla società". È una conclusione traumatica, ma non inattesa di un rapporto, quello fra Moratti e Thohir, che sembrava solido e che invece è diventato precario. Non è stata la sgradevole risposta di mercoledì di Mazzarri all’(ex) presidente onorario a spingere Moratti a uscire di scena. Questione di classe e se uno non ce l’ha non la può acquistare a 53 anni compiuti. E poi di Mancini, che si era autoesonerato per aver perso con il Liverpool negli ottavi di Champions League, ce n’è uno. Resta il fatto che né Thohir, né altri dirigenti mercoledì pomeriggio o ieri sera hanno pensato di chiamare Moratti e censurare le parole di Mazzarri. Moratti ha invece ritenuto che la misura fosse colma dopo aver ascoltato le parole pronunciate lunedì, dopo l’assemblea degli azionisti, da Michael Bolingbroke, il ceo nerazzurro, chiamato da Thohir a occu-parsi delle finanze nerazzurre: "Stiamo mettendo a punto un piano quinquennale per il club che rispetterà le linee guida del financial fair play. Nel passato abbiamo accumulato perdite; noi abbiamo dovuto assicurare di essere pronti a raddrizzare ciò che è stato fatto nel passato; il nostro approccio consiste nell’essere trasparenti, questa è una cosa importantissima e necessaria". Questa immagine dell’Inter dipinta come società disastrata, sull’orlo del fallimento, prossima a portare i libri in tribunale ha sempre irritato Moratti. Che ieri ha detto: stop. 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 24 ottobre 2014 alle 11:22 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Redazione FcInterNews.it
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