Vince Tavecchio, sconfitto Lotito. Questo l'esito della riunione fiume dell'assemblea di ieri che hanno rivoluzionato la Lega. "I poteri (ora in capo all’assemblea) passeranno al Consiglio di Lega formato da 7 elementi: 3 figure indipendenti, presidente, amministratore delegato e direttore generale, e 4 espressione di club (due di loro potranno ricoprire la carica di consigliere federale; nel caso la scelta ricada su altre figure, i designati non avranno diritto di voto nel consiglio di Lega) -spiega il Corriere della Sera -. Un ruolo chiave per lo svolgimento dei colloqui e per trovare una sintesi tra posizioni inizialmente contrapposte lo ha avuto il presidente del Torino Urbano Cairo, fermo nel proposito di opporsi alla figura del presidente ponte (cioè Brunelli), in attesa di nuove elezioni tra tre mesi. Convinto che la serie A, per restare al passo dei più ricchi e competitivi campionati europei (Premier e Liga), debba avere una conduzione manageriale e cogliere al volo l’occasione per modernizzarsi, Cairo ha spinto per compiere subito il primo passo verso la riforma della governance. L’elezione di un presidente «fantoccio» sarebbe quindi stata nefasta e avrebbe solo significato perdere altro tempo. Ha così stoppato il tentativo di Lotito di integrare la bozza dello statuto con delle modifiche, che il presidente della Lazio aveva preparato, e il suggerimento di Marco Fassone, ad del Milan, di allargare il Consiglio di Lega a nove elementi". Fra 20 giorni il nuovo statuto verrà approvato, poi si potrà procedere al rinnovo delle cariche. 

Sezione: Rassegna / Data: Gio 07 settembre 2017 alle 10:55 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print