Mancini ieri ha polemizzato con i critici che hanno attaccato l'Inter prima e lo fanno tuttora, difendendo il suo operato. Il Corriere della Sera gli dà ragione: "La stagione dell’Inter non è stata disastrosa, casomai ingannevole. Perché se è vero che probabilmente il quarto posto è la collocazione corretta per questo gruppo ancora imperfetto è anche vero che un girone fa l’aria alla Pinetina era un’altra. Reduce dal 4-0 a Udine, l’Inter il 20 dicembre aspettava la Lazio da capolista a +4 su Fiorentina e Napoli, + 6 sulla Juve, +7 sulla Roma. Ma perse 1-2 e lì cominciò la fine dei sogni, con due mesi horror vissuti a ritmo retrocessione. Troppa Inter prima, troppo poca dopo: questa è la realtà di quei tempi. La crescita, numericamente, c’è stata: i punti in più rispetto all’anno scorso sono 12 e il 64 totale è già il più alto degli ultimi cinque campionati". E sul mercato in entrata le idee sono già chiare: "Su Banega e Yaya Touré, Mancini fa muro. Così come giura che non saranno le ultime tre partite con Lazio, Empoli e Sassuolo a decidere promozioni e bocciature di chi c’è già - spiega il Corsera -. Le valutazioni del tecnico sono fatte e la sua speranza più grande è di trattenere gli uomini eventualmente vendibili per un autofinanziamento come Perisic, Miranda, Murillo, Brozovic e Icardi. Bisognerà vedere che ne pensa il portafoglio di Thohir, con o senza cinesi".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 01 maggio 2016 alle 10:39 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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