L'Inter, Guarin e il dilemma del prigioniero. Qua non c'entra nulla il gioco ad informazione completa di Albert Tucker, ma la situazione riguardante il centrocampista colombiano rischia di assumere contorni imprevisti. Il mercato è appena iniziato, è vero, ma allo stato attuale delle cose sembrano mancare le condizioni e soprattutto le richieste affinché l’ex Porto lasci Milano. Lo fa sapere stamane il Corriere dello Sport, che fotografa così la situazione: "in questo momento nessuna delle “grandi” che Guarin vorrebbe ha manifestano il suo interesse, mentre altri club meno appetibili non “scaldano” il giocatore, reduce peraltro da un Mondiale così così. Al momento la vicenda è in una fase di stallo ed è difficile capire quando e se sarà sbloccata, anche perché Fredy non gradisce soluzioni particolari (la Russia o gli Emirati, tanto per fare due esempi dei Paesi da cui gli sono arrivate proposte) né il prestito. Se lascerà l’Inter vuole farlo a titolo definitivo. E soprattutto non è disposto né a scendere di... categoria (ovvero a firmare per un club meno prestigioso di quello di Thohir) né a tagliarsi l’ingaggio da 2,7 milioni più bonus che ha ottenuto dopo il rinnovo di fine marzo, si legge.

In questa situazione, Marcelo Ferreryra, agente del giocatore, ha capito che è meglio evitare il 'muro contro muro' ed è perciò attteso a Milano nei prossimi giorni: nell'incontro con Ausilio si farà il punto della situazione e si stabiliranno le alternative più valide. Il ds nerazzurro deve barcamenarsi tra il fatto concreto che centrocampista non rientra nei piani di Mazzarri, e l'assenza di offerte percorribili per una sua cessione (per ora L’Atletico Madrid ha detto no per l’ingaggio troppo alto, il Tottenham non si è scaldato e le altre proposte è stato il giocatore a non ritenerle interessanti). La questione non sembra di facile risoluzione. 

Sezione: Rassegna / Data: Gio 10 luglio 2014 alle 09:24 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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