"Mi trovo in un posto meraviglioso dove il mare, la gente e la città ti aiutano a vivere con grande serenità. E poi ancora non ho capito come ho fatto ad andare avanti fino a poco tempo fa senza gli spaghetti con la bottarga e le arselle, un piatto davvero speciale che non conoscevo". Lo dice Giovanni Simeone, attaccante del Cagliari, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Simeone, dal lockdown in poi non si è più fermato in zona gol. Qual è il suo segreto? 
"Ho cercato di migliorare su tanti aspetti, anche mentali. Nel calcio di solito va tutto veloce perché giochiamo ogni settimana e non hai il tempo di fermarti un po' per guardarti dentro e crescere. Mi sono dedicato oltre agli esercizi fisici alla visione dei video degli attaccanti dell'Atletico guidati da mio padre e delle mie partite. Ho cercato di farmi trovare pronto". 
 
Che effetto le fa stare così in alto nella classifica marcatori? 
"Mi fa sentire un giocatore che sta facendo bene ma non mi ci soffermo più di tanto. Anche perché oggi non vuol dire nulla se non che il presente sta andando bene. Mi dà forza, non altro. Ovviamente fare gol mi piace e dà valore a quello che faccio". 
 
Poco sopra di lei Ibrahomivic, Belotti e a pari merito Lukaku, Cristiano Ronaldo e Caputo. Cosa ruberebbe e a chi? 
"Mi piace Lukaku per come sa difendere la palla. Un giocatore potente che con la forza muscolare riesce a dare tantissimo alla squadra. Io sono diverso fisicamente e mi piacerebbe dare una mano ai miei compagni. Però se penso ai gol guardo a Ibra, un giocatore che anche con l'età riesce a segnare tanto. Questo significa che, se lavori sempre, nemmeno gli anni ti possono fermare". 

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 06 novembre 2020 alle 10:42 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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