Sistema arbitrale italiano in fibrillazione. Da qualche giorno, la Procura di Roma sta vagliando un dosser lungo circa sette pagine che potrebbe minare il mondo dei fischietti che, come tuona Repubblica, potrebbe essere investito dal fango "per i documenti che contiene e per la storia che racconta" si legge sul quotidiano romano che rende noto il sistema di promozioni e bocciature gestito in maniera poco lecita e denunciato ai pm romani da due tesserati dell'Aia stessa. A denunciare sono stati il fischietto 39enne Daniele Minelli e il 38enne fiorentino Niccolò Baroni. Entrambi fino all’anno scorso - si legge - nell’organico della Serie B, prima di venire 'dimessi' dal Comitato nazionale dell’Aia "per adeguate motivazioni tecniche", ovvero "nel campionato 2019-2020 sono andati peggio degli altri. Marcello Nicchi, all’epoca presidente Aia, comunica loro la decisione via mail, specificando che - su una lista di 25 - Baroni si è piazzato 23°, Minelli 24°. Rimangono invece in B l’ultimo della graduatoria, Ivan Robilotta, e Eugenio Abbattista, un fischietto esperto ma arrivato al tetto massimo di 8 stagioni di appartenenza al ruolo".

Proprio Abbattista, però è passato dalla dismissione alla conferma grazie a un "rendimento eccellente" che gli frutta - da regolamento - la possibilità di derogare al limite delle otto stagioni di fronte a un così "fenomenale exploit tecnico". A valutare però la suddetta gara gestita in maniera 'fenomenale' da Abbattista, fu Riccardo Fiore che a metà dello scorso gennaio rende nota la valutazione personalmente data ad Abbattista, 0.10 punti inferiore rispetto a quanto poi scritto nel referto successivo. "Gli aveva dato un 8.60, ma è intervenuta una manina". Una denuncia che oggi "fa cadere la neutralità di coloro che debbono assicurare il rispetto delle regole sul terreno di gioco".

Sezione: News / Data: Sab 01 maggio 2021 alle 12:41
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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