Nel corso della conferenza stampa di presentazione della partnership fra Infront e Inter il presidente Thohir si è prestato ad alcune domande dei giornalisti presenti nella sala conferenze di Palazzo Durini e in prima battuta ha voluto rispondere anche alle domande rivolte al presidente di Infront: "Non basta innamorarsi, bisogna darsi anche degli appuntamenti e c'erano appuntamenti in corso. Quando c'è un partner bisogna essere sempre molto leali, c'era un accordo in corso e mentre si sviluppa un progetto non si può cambiare strada. Per noi è solo una prospettiva di una prospettiva più ampia di maggiori opportunità per il futuro. Il marchio Inter è molto più di questo, quando si guarda il brand a livello mondiale ci sono molte più aspettative. Io credo molto nel business, ovviamente non voglio ripetermi più di tanto ma sottolineo che quando si entra in un Paese servono partner molto affidabili; poi, quando si investe in un'azienda è molto importante che l'azienda abbia una sua storia e un brand riconosciuto. Quando compro giornali in Indonesia cerco il brand e la storia della testata; e quando guardo all'Inter guardo la storia del grande passato e del grande marchio. In terzo luogo, serve creare un management di alto rango". Sul rapporto col suo management è chiaro: "Non ho problemi coi manager, basta che portino risultati e siano focalizzati: io ho dato fiducia al mio staff, non si può dire questo non mi piace e questo no, si lavora con queste persone e poi si sa come sono. Devo dare una filosofia ai miei manager, e al tempo stesso improntiamo delle persone sul piano manageriale, serve molto costruire un management forte. Poi, se si guardano i primi 50 club al mondo, questi hanno un fatturato importante, non possiamo permetterci di perdere ulteriore terreno. Abbiamo potenziali di crescita importanti, ma come si fa a gestire un'azienda con una buona strategia per competere? Con un buon management, che conta quanto una buona squadra. Ci devono essere anche i risultati economici, non basta solo tagliare o va fatto con giudizio decidendo dove i soldi sono meglio investiti. Crediamo molto nel progetto, tutti, dai miei partner a Infront. E nell'ultimo paio di mesi abbiamo firmato un nuovo accordo, stiamo creando un sito in Cina, rinnovato un contratto in Giappone, e abbiamo una serie di feedback negli Usa. Dobbiamo tutelare il nostro fatturato e i nostri interessi, come proteggere il brand dei nostri partner. E' molto importante che il brand sia quello dell'Inter, e che gli interessi tutelati siano quelli del club". In ultima battuta viene chiesto al tycoon indonesiano come possono le sue esperienze nello sport americano essere utili in questa sua esperienza, specialmente sull'esperienza del Salary Cap: "Le due esperienze non sono paragonabili. C'è il Fair Play Finanziario qui, con obblighi e sanzioni: non si può giocare nei determinati campionati se non si rispettano queste regole. Platini ci ha detto che queste regole saranno applicate rigorosamente, ma noi dobbiamo rispettare i nostri fan. Al tempo stesso molte squadre europee seguono le regole in maniera diversa, penso al Real Madrid o al Bayern Monaco i cui budget sono simili a quelli delle squadre americane. Se quella sarà la regola sarà applicata anche all'Inter". 

Sezione: News / Data: Mar 29 aprile 2014 alle 12:56
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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