Bucchi: "Sensi fa la differenza, aveva quasi oscurato Barella. Spero ritrovi la continuità fisica"

Italiane fuori dall'Europa: all'Inter fuori dalla fase a gironi si sono accodate tutte le altre nel turno successivo, e nessuna delle tre rimaste in gara è riuscita ad accedere ai quarti. Né Lazio e Atalanta, impegnate contro i temibili Bayern Monaco e Real Madrid, né la Juventus contro il Porto. Risultato emblematico di un gap sul quale è inevitabile riflettere. Secondo Cristian Bucchi il gap sta "innanzitutto nelle rose: in Italia non ce ne sono per competere in Europa ad altissimi livelli, solo Juve e Inter ce l'hanno" ha detto a TMW Radio. "Chi ha fatto meno sono state Inter e Juve, anche se in Italia dominano a prescindere".

Cosa avrebbe potuto dare Sensi senza infortunio?
"L'ho allenato al Sassuolo per qualche mese e con me ha fatto tutti i ruoli del centrocampo nel 4-3-3 ma anche il trequartista nel 3-5-1-1. Oltre alla qualità ha forza fisica e grandissima intelligenza, il suo problema sono stati i troppi infortuni, legati soprattutto alla sua età. Lui è un '95, e purtroppo non è il primo anno che ha certe problematiche. Non solo così non cresce, ma fisicamente non arriva mai ad una condizione ideale. Quando ci è riuscito, è stato in assoluto quello che faceva la differenza nell'Inter, dove aveva quasi oscurato Barella. Uscito lui, l'altro invece ha iniziato a fare cose migliore. Mi dispiace, spero ritrovi la continuità fisica".