In un'intervista concessa alla web-serie 'GoalCar', Pasquale Bruno ha ricordato anche il suo no all'Inter di tanti anni fa.

Quando l'esordio?
"Il 19 settembre del 1979 contro il Parma. Poi andai al Como, dove non volevo andare perché ero fidanzato con la mia attuale moglie. Ho fatto 4 anni favolosi, con un gruppo dove tutti hanno fatto carriera. Ho avuto Bianchi, Mondonico".

Ebbe poi la grande occasione:
"Come mi disse Zoff, 'Sei un grande difensore, hai ottima tecnica ma ti piace menare la gente'. Ed era così. Nel 1986 arrivò l'offerta dell'Inter ma io ero tifoso della Juventus e rifiutai. Andai a Torino, perché c'era anche la Juventus e arrivai lì. L'Inter offesa mi disse di aver preso Nobile, che era '100 volte meglio di te' mi dissero. Conobbi subito Boniperti a piazza Crimea. Arrivammo nel suo studio e poi ci mandò a tagliare i capelli a me e al mio amico. Era il primo anno dopo Platini, ero con Ian Rush, il mio migliore amico senza parlare inglese. Comunicavamo con la birra (scherza, ndr). Con lui nacque l'amore dell'Inghilterra. Poi imparai l'inglese e fui uno dei primi della mia generazione ad andare in Premier. Un primo anno brutto con la Juve, poi però con Zoff due annate molto belle e con diversi successi. Io andai via con Baggio, col quale non mi presi mai".

Poi cosa successe?
"Nel '90 sono dovuto andare via a malincuore. Mi chiamò Boniperti e mi disse che Maifredi si portava Luppi e De Marchi. Ma mi disse anche che se avevo una qualche preferenza di squadra mi avrebbe accontentato. In quei 4 anni avevo fatto amicizia con tanti granata e quindi gli comunicai del Torino. E lì è cominciata la storia più bella. Fu la Curva che coniò un coro speciale per me. I primi mesi furono duri, mi dicevano 'Torna alla Juve'. Io alla prima fui subito espulso e perdemmo in casa con la Lazio. Non so, ma dopo due mesi fu un innamoramento folle da tutte e due le parti".

Sezione: News / Data: Mer 21 dicembre 2022 alle 20:47
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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