L'allenatore del Crotone Walter Zenga ha parlato ai microfoni di Sky nel postpartita di Inter-Crotone: "Sono già stato a San Siro quando allenavo Palermo e Catania, e ogni volta lo stadio mi saluta come se avessi smesso di giocare l'anno scorso: per un uomo questo è il riconoscimento più bello, a prescindere dai trofei. Noi giochiamo così da un po', magari facciamo poco possesso palla, ma proviamo sempre ad andare nella metà campo avversaria: sono convinto che questa sia la mentalità giusta per salvarci. In Serie A serve qualità, bisogna giocarsela. Sono contento per i ragazzi. Sul mio fogliettino ho scritto dove dobbiamo essere più attenti, e degli appunti relativi alla qualità dei passaggi. Preferisco migliorare la qualità durante gli allenamenti piuttosto che la preparazione fisica, e in questo il mio assistente Benny Carbone mi sta aiutando tantissimo. Appena sono arrivato ho proposto ai ragazzi questo stile di gioco, e l'importante è che i miei ragazzi credano in me. Un allenatore deve essere credibile, e quando i ragazzi sono in fiducia la giocata riesce. Prima di scendere in campo ho detto loro di divertirsi, di provare a fare la partita in uno stadio bellissimo. Mi reputo fortunato perchè alleno un gruppo di ragazzi che danno il 100%. Eder alla Samp era uno dei miei uomini, è un uomo prima che essere un calciatore. Ero felice di avere un calciatore come lui e sono contento di vederlo all'Inter. Io sono nato nell'Inter, andavo in Curva e poi sono sceso giù. Preferisco parlare del Crotone".

Sezione: L'avversario / Data: Sab 03 febbraio 2018 alle 23:20
Autore: Fabrizio Longo / Twitter: @fabriziolongo11
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