"Tris in trasferta con Milan, Inter e Juve? Bello, ma è il passato. Lavoriamo perché ciò possa riaccadere. Anzi: a Torino abbiamo già giocato e perso. Quindi enigma risolto". Esorcizza così il pre-Sassuolo-Inter, l'allenatore dei neroverdi, Alessio Dionisi che a qualche ora dal fischio d'inizio del match contro i vice-campioni d'Italia risponde a Il Foglio. "Per il Sassuolo forse la gratificazione più grande è stata battere l’Atalanta: si parla solo di chi alza trofei, ma i nerazzurri per il loro percorso negli ultimi dieci anni per me hanno vinto tutto. Averli sorpresi sul piano del gioco è stato il coronamento del nostro progetto, ma l’obiettivo rimane il lungo periodo".

Sulla stagione: 
"Confermarsi non è mai scontato e non lo sarà neanche quest’anno. Ma sapete chi mi sta colpendo di più? I veterani, di cui si parla sempre poco: Pegolo, Consigli, Ferrari, Obiang, Defrel. Sassuolo è una realtà importante, ma anche il comune più piccolo della Serie A: le motivazioni bisogna scavarle dentro di sé. Quindi chi è qui da tempo ha il compito delicato di trasmetterle ai nuovi arrivati. Che poi magari si prendono la scena: se ci riescono, è merito del lavoro occulto dei più esperti”.

Sul mio modello: 
"Stefano Vecchi. Un profilo unico (lo ha allenato alla Tritium nel 2009-11, ndr). Il punto fermo nel nostro mestiere è la credibilità, che non deve mai venire meno. Poi l’assumersi le responsabilità degli insuccessi". 

Sezione: L'avversario / Data: Sab 08 ottobre 2022 alle 11:19
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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