Rieccolo, un po' a sorpresa, Roberto Gagliardini in campo con la maglia dell'Inter. Dopo una presenza costante nel pre-campionato, Luciano Spalletti ha riproposto il classe '96 di Bergamo in una gara ufficiale sabato pomeriggio al Dall'Ara di Bologna, preferendolo a Matias Vecino, titolare nelle prime due gare di campionato. L'ex Atalanta ha risposto con una prestazione solida, ripulendo numerosi possessi e dando fisicità alla mediana. Una prova positiva, ancora al fianco di Marcelo Brozovic come accaduto fino allo scorso 17 aprile, quando l'infortunio alla coscia lo costrinse ad abbandonare Inter-Cagliari (37') e, successivamente, il campionato 2017/18. Da quel giorno Gagliardini infatti non ha messo più piede sul rettangolo di gioco, fino al fischio d'inizio dell'arbitro Marco Di Bello nella partita di Bologna.

Prima di dare forfait nella vittoria per 4-0 contro i sardi al Meazza, Gaglia era reduce da un periodo di gran forma, tradotto in un solo gol subito nelle precedenti 7 partite (a Torino, firmato Adem Ljajic e costato la sconfitta). Con la sua presenza sul rettangolo di gioco, l'Inter ha guadagnato in copertura e muscolarità e in coppia con Brozovic aveva composto un centrocampo completo. I due, infatti, complice l'arretramento del croato, avevano trovato l'affiatamento perfetto e l'italiano, non più costretto a impostare, stava dando il meglio di sé in ottica equilibrio tattico. L'apice, probabilmente, per entrambi arrivò a Genova, nel 5-0 alla Sampdoria del 18 aprile. Con Gagliardini titolare, Spalletti si era assicurato una diga a protezione della difesa, rimasta indenne contro attacchi potenzialmente pericolosi come quelli di Napoli, Milan, Atalanta e la stessa Samp. Non ci fosse stato l'infortunio, probabilmente nessuno avrebbe tolto il posto al centrocampista bergamasco e chissà come sarebbe andata a finire la stagione.

Intanto, Gagliardini è tornato in gran spolvero al Dall'Ara, dopo aver guardato le prime due partite dalla panchina. La sua performance si traduce in 3 recuperi, 2 respinte e 85 passaggi, di cui appena 5 imprecisi (94%). Tra l'altro, in fase di distribuzione, il mediano ha giocato il 24,7% dei possessi in avanti, a conferma del fatto che sia stato utile anche nell'impostazione. Il Tir che si mette di traverso lo ha fatto con efficacia contro la squadra di Filippo Inzaghi: tanto lavoro sporco, solito ottimo senso della posizione e serenità nella gestione del pallone, con conseguenti vantaggi anche nel lavoro del collega di reparto Brozovic. E, non c'è da sorprendersi, l'Inter ha concluso senza subire gol per la prima volta. Una candidatura importante dunque per Spalletti, che ancora non ha trovato la quadratura completa del cerchio ma che, tendenzialmente, a prescindere dal modulo scelto punterà quasi sempre su due mediani. Se quello intoccabile è Brozovic, oggi la corsa a due è tra Gagliardini e Vecino. L'inserimento dell'uruguagio nella lista Champions a discapito proprio dell'ex Atalanta potrebbe garantire al secondo maggiori opportunità in campionato. Per quanto si è visto a Bologna, considerando anche le prime due gare di campionato, potrebbe non essere una cattiva soluzione.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 05 settembre 2018 alle 19:06
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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