Ci voleva lo scudetto per far tornare alla parola Mourinho, e lui stesso, dopo le parole sullo scudetto, ne spieg ai motivi: "Non voglio più vincere all'ultima giornata troppa sofferenza! Torno a Milano e poi penserò a me. Ora penso ai giocatori, ai tifosi, all'Inter e al mio lavoro. Dopo Madrid vacanze, per rilassarmi, pensare a me stesso. Lacrime? E' stato lo scudetto più difficile, i precedenti li avevamo vinti più facilmente, l'anno scorso eravamo addirittura ad Appiano e lo abbiamo vinto guardando la tv. Se il Siena avesse segnato avremmo perso il tricolore. Il silezio stampa non lo commento, preferisco non dire nulla se non che l'Inter aveva lo scudetto in tasca e poi tutto è cambiato, in questa situazione tutti noi abbiamo delle responsabilità per i punti persi, ma non solo noi ed è stato meglio restare zitto visto che ogni volta che parlavo finivo per essere punito. Anche in questa gara ho rischiato di non stare in panchina per una mia battuta, ecco perché è stato meglio il silenzio.

Paura di perdere il campionato? Dico due titoli per noi e zero per gli altri, lo dico con la stessa tranquillità con cui avrei accettato un'Inter a zero titoli. A volte vincere non basta, dobbiamo ringraziare anche la Samp che ha fermato la Roma, aveva bisogno di punti e ci ha facilitato. Era l'unica opportunità per noi perché poi forse non avremmo avuto altre opportunità per tornare in vetta. E' stato quello il momento più difficile. Come mi preparo a Madrid? Non lo so, ora riposiamo poi vedremo.

Durante la stagione ho capito che non ero nel mio habitat, non ero a casa, non ero in una  Paese in cui essere felice. Siamo entrati in un periodo in cui non c'era tempo per pensare a queste cose, solo concentrato sul lavoro, ed è stato quello che ho fatto. Ora comincia una settimana storica per l'Inter dove voglio dare il meglio e dopo la finale voglio respirare, rilassarmi, spendere qualche giorno a riflettere su come essere felice. Comunque, rimango lontano, lontanissimo all'essere l'allenatore del Real Madrid".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 16 maggio 2010 alle 18:14
Autore: Domenico Fabbricini
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