Icona dell'interismo, Lothar Matthäus parla alla Gazzetta dello Sport di Inter-Napoli, match che vale lo scudetto proprio come ai suoi tempi.

Cosa rappresenta Inter-Napoli oggi?

"Onestamente non ci sono giocatori che ammiro particolarmente, né da una parte né dall’altra. In entrambi i casi è il collettivo che emerge. Non ci sono i Matthäus o i Maradona. Mi piaceva Lukaku, era uno che faceva la differenza, la sua cessione è stata pesante. Con Lautaro e Dzeko ci sono buoni giocatori, ma nessuno che faccia sempre la differenza".

Chi è favorito?

"L’Inter, vista la classifica, ha più bisogno di vincere. Dubito che la Juventus possa rientrare nella corsa al titolo, è troppo distante e lo è da troppe squadre. L’Inter vincendo tornerebbe in scia, sarebbe importante. È un campionato a tre".

Che pensa della Serie A?

"Ai miei tempi lo scudetto era conteso fra diverse squadre: dal Verona all’Inter lo vinsero 5 club in 5 anni. Quello era equilibrio, quella era incertezza. Ora è tanto che non c’è lotta per il titolo. All’epoca il calcio era più emozionante per i tifosi. La A era il campionato più competitivo al mondo. Era un onore parteciparvi. Una settimana giocavi contro Van Basten, quella dopo contro Maradona, poi Baggio, Vialli e Mancini. Era stimolante potersi confrontare con questi campioni. Gli anni che ho vissuto in Italia sono stati i migliori, dal punto di vista emotivo e professionale".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 19 novembre 2021 alle 10:48
Autore: Alessandro Cavasinni
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