TOLDO 6,5 – Sempre pronto quando viene chiamato in causa: decisivo su Brighi, Perrotta e Pizarro nella ripresa. Sul gol nulla può.

MAICON 6 – Meglio da fluidificante che da difensore, la sua spinta sulla fascia si fa sentire anche se ci ha abituati a cose ancora più incredibili, mentre in fase difensiva compie qualche scelta discutibile.

SAMUEL 6 – Ancora lontano dagli antichi splendori, in difesa suda e lotta ma scricchiola quando la Roma prova a farsi pericolosa per vie centrali dalle parti di Toldo. E’ suo il tocco dal quale Taddei ricaverà il gol del momentaneo pareggio.

BURDISSO 5 – Troppo incerto, troppo nervoso, messo sotto pressione dalle incursioni del sempre arrembante Perrotta. Rischia anche l’autogol nella ripresa.

SANTON 7 – Finalmente al debutto, peraltro in un ruolo che non è abitualmente il suo, il ragazzino di Portomaggiore non tradisce un filo di emozione. Anzi, gioca con grande volontà e una bella dose di faccia tosta: spinge, punta l’uomo, mette in difficoltà la difesa capitolina con le sue incursioni, e da una delle sue sgroppate scaturirà il gol del 2-1. Avrebbe anche un’opportunità per cercare il gol nella ripresa, ma temporeggia troppo. La Roma in avanti imperversa sul suo lato, ma in qualche modo riesce sempre a mettere una pezza. Applausi.

ZANETTI 6+ – Lavoro oscuro di pregevole qualità, specie nei secondi 45 minuti dove limita un Brighi che si è rivelato l’elemento più ispirato degli avversari.

CAMBIASSO 6 – Si inventa difensore aggiunto e dà più di una mano ai compagni del reparto arretrato, sbrogliando situazioni anche intricate. Commette però due pecche, una in occasione del gol col suo contrasto un po’ troppo leggero, poi non andando a chiudere in tempo sul tiro insidioso di Pizarro.

MUNTARI 5,5 – Si nota solo nel primo tempo, nel quale compie un buon lavoro di contenimento a centrocampo aiutando nelle ripartenze, ma nella ripresa diventa evanescente. Dall’86 MANCINI SV

STANKOVIC 6,5 – Se quella sua acrobazia avesse avuto miglior sorte, avrebbe guadagnato almeno 10 minuti di applausi da tutta San Siro. In compenso, il serbo si fa apprezzare per la grande mole di lavoro che lo porta a spendersi per tutto il campo.

ADRIANO 7 – Ancora segnali più che positivi dal brasiliano: segna il gol del vantaggio, ma soprattutto corre, lotta, va addirittura a prendersi il pallone nella metà campo difensiva, dimostra insomma di avere una gran voglia di fare, come d’altronde fece a Bergamo dove fu l’unico dell’Inter a meritarsi il “salvagente”. DAL 77’ CHIVU SV

IBRAHIMOVIC 7 – Cerca il bis del gol capolavoro all’Olimpico in campionato, ma questa volta si fa ipnotizzare da Artur. Ma quando è chiamato a dare la svolta decisiva all’incontro, state tranquilli perché lui risponde sempre presente.

MOURINHO 6,5 – Dopo soli tre giorni dalla magra figura contro l’Atalanta, ripropone un’Inter tonica e incisiva, che ritrova il piglio giusto per affrontare la gara. Anche se in difesa ancora qualcosa da registrare c’è. Complimento speciale per la bella partita del baby Santon, da lui scovato, studiato e finalmente lanciato.

ROMA: Artur 6,5; Riise 5,5 (71’ Menez sv), Juan 5, Mexes 5, Cicinho 5,5; Brighi 6,5, De Rossi 6; Perrotta 6,5, Taddei 6,5 (79’ Aquilani 5), Baptista 5,5; Vucinic 5 (60’ Pizarro 6). Allenatore: Spalletti 6

ARBITRO: ORSATO 5 – Sembra aver ragione nell’episodio del contatto in area Samuel – Vucinic, il fuorigioco non segnalato di Samuel sul 2-1 è più colpa dell’assistente. Ma la sua gestione della partita nel complesso non convince; soprattutto, opinabile è il “non intervento” sul caso Mexes-Ibra, soprattutto per il fatto che, in particolare nel primo tempo, si è dimostrato un fischietto dal cartellino piuttosto facile.
ASSISTENTI: MAGGIANI 6 – PIRONDINI 5
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 22 gennaio 2009 alle 11:55
Autore: Christian Liotta
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