Partendo dai 70 milioni iniziali, che potrebbero diventare addirittura 142 in caso di rispetto totale del contratto, che il Manchester United ha versato nelle casse del Real Madrid per strappargli il centrocampista brasiliano Casemiro, la Gazzetta dello Sport fa un'analisi impietosa del sistema Premier League, capace di mettere sempre sul piatto cifre impossibili da raggiungere per le concorrenti europee e di mostrare una superbia economica che però può trovare giustificazioni fino a un certo punto. 

L'operazione Casemiro è dipinta come il simbolo di un impazzimento generale del mercato, che non sembra conoscere limiti nemmeno di età: "Se Casemiro a trent’anni vale 70 milioni, ci sta che Cesare Casadei, un ragazzo 19enne con sola esperienza di Primavera, venga venduto dall’Inter al Chelsea per 20 milioni. Un effetto a catena, che complica molti affari. Il caso Adrien Rabiot è un “danno collaterale” di tanto spreco. Se Casemiro a 30 anni firma per 18 milioni ad annata, la signora Rabiot può chiedere la luna per suo figlio 27enne: non l’ha avuta e non l’avrà, se non altro perché Rabiot nelle stagioni alla Juve non ha determinato un’unghia di quanto ha spostato Casemiro nel Real, però la chiede, questa luna, e fa saltare un accordo. La Premier League può permettersi tutto, ma fino a quando?". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 20 agosto 2022 alle 12:17
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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