Spazio al centrocampo. La seconda puntata del viaggio di FcInterNews.it sulla rosa nerazzurra orienta il suo sguardo, dopo aver parlato della retroguardia nella prima puntata, al reparto centrale, forse quello più discusso fino ad ora in questa prima parte di campionato.

GLI IMPRESCINDIBILI - Ranieri, così come hanno fatto in passato Gasperini e Leonardo, non può fare a meno dei senatori. Lo si è visto quando, via via, sono mancati prima Cambiasso, poi Thiago Motta o Stankovic. Il reparto centrale verte su di loro, sia per la fase di contenimento che per quella di impostazione. Ad oggi, però, ci vorrebbero forse fresche proprio perché nessuno di loro tre è capace di sostenere oltre sessanta gare in una stagione.

PRONTI A SUBENTRARE - In realtà, coloro i quali dovrebbero, o avrebbero dovuto, prendere il posto dei titolari, ci sono: e i nomi sono quelli di Poli, Muntari, Obi. Ma ognuno di loro si porta dietro dei piccoli problemi. Il primo, l'ex sampdoriano, è stato a lungo out per un infortunio muscolare. Si è ripreso da poco, gode della fiducia di Ranieri, ma non è facile prendere il posto dei senatori. Il rischio di bruciarsi è dietro l'angolo. Muntari, dal canto suo, le occasioni per giocare ed essere titolare le ha avute: ma non è mai riuscito ad imprimere una svolta alla sua stagione. Ad oggi, vive ai margini del progetto Inter: possibilissima, anzi quasi certa, una sua partenza per gennaio (Napoli, Fiorentina, Turchia o Premier le possibili destinazioni). Obi, il nigeriano classe '91, era partito a razzo: fascia mancina di competenza, in un centrocampo a tre, ma poi si è un po' eclissato, anche per via di un piccolo infortunio. Resta comunque un inamovibile per il tecnico.

LA FASCE - Detto di Javier Zanetti, uomo ovunque, nell'ultimo mese si è proposto Faraoni per questo ruolo di esterno destro alto: l'ex laziale nasce difensore, ma con Ranieri ha cambiato modo di giocare e di proporsi. Ad oggi, una piccola certezza, da curare come una gemma preziosa. Ma per le fasce, sia destra che sinistra, si sono anche proposti l'argentino Alvarez e il brasiliano Coutinho. Ma su di loro c'è da fare una premessa: erano stati presi per fare i vice-Sneijder, ma una volta appurato che l'olandese è insostituibile, Ranieri ha capito che in quei casi è meglio cambiare modulo. E cioè passare al 4-4-2. Ma, se per la fascia destra la copertura c'è, a sinistra qualcosa manca, in effetti. E, adattare Alvarez e Coutinho lungo l'out mancino, fino ad ora si è rivelato un esperimento infelice, tranne che nell'ultima gara casalinga contro il Lecce, dove l'argentino ha brillato. Ma, da questoi punto di vista, è lecito attendere test più probanti. 

UN SOLO TREQUARTISTA - Wesley Sneijder è un pezzo unico nella rosa,  insostituibile. Ma l'olandese, in questa prima parte di stagione, si è distinto per le prove opache fornite sia con Gasperini che con Ranieri, sia per i continui permessi, per gli infortuni veri o immaginari. A fine anno l'Inter dovrà serenamente tornare sulla posizione di Wes e capire se ci sarà la voglia di proseguire insieme.

NUOVI ARRIVI: STRANIERI O ITALIANI? - L'Inter, per richiesta di Ranieri, sul mercato cercherà di reperire dunque un esterno sinistro di centrocampo capace di svariare lungo tutto l'out mancino e, all'occorrenza, accentrarsi anche. È un ruolo delicato, giocatori con queste caratteristiche non ce ne sono tanti in giro e quelli che ci sono costano dai 20 milioni di euro in su. Era viva la pista Eduardo Vargas, ma la voglia matta di fare calcio e di vincere di De Laurentiis ha avuto la meglio su quella un po' rafferma di Moratti. Ci sarebbe anche la pista Leandro Greco, esterno della Roma in scadenza di contratto a fine anno, ma non ci sono state conferme di una possibile trattativa. Altri nomi, al momento, non ce ne sono, se si eccettua il peruviano Juan Manuel Vargas della Fiorentina. Ma i rapporti tra Moratti e Della Valle al momento non consentono di avviare alcuna negoziazione. E per gli stessi motivi potrebbe non avere un seguito la voce di mercato che vuole Krasic in orbita Inter: il giocatore, a Torino, scalda la panchina ed è perfetto per il profilo tracciato da Ranieri. Ma il giorno che Juventus e Inter chiuderanno un affare di mercato sarà una festa per il calcio italiano...

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 23 dicembre 2011 alle 17:30
Autore: Giuseppe Granieri
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