Dal prato del Lumen Field di Seattle, sede della partita di questa notte contro il River Plate, il tecnico dell'Inter Cristian Chivu risponde alle domande di Sport Mediaset sulla sfida ai Millonarios e sul momento della sua squadra.

Arriva il River, sulla carta la squadra più forte. La qualificazione può arrivare con due risultati su tre, che sensazioni ci sono?
"La stessa responsabilità che abbiamo da quando è iniziato il torneo. Li affrontiamo con la stessa mentalità e voglia di essere determinanti e di fare la partita come abbiamo sempre fatto in questa fase a gironi".

È cambiato qualcosa dopo la vittoria contro gli Urawa Reds? Abbiamo visto i ragazzi più liberi mentalmente.
"È cambiato che abbiamo passato più giorni insieme, prima della partita contro il Monterrey avevamo fatto solo due giorni tutti insieme. Conoscerci e avere modo di stare insieme è sempre bello, anche se poi fare un ritiro a fine stagione non è mai il massimo. Però abbiamo la loro massima disponibilità il massimo approccio e serietà per questo torneo. Abbiamo voglia di superare il turno e andare più avanti possibile".

Pio Esposito ci ha detto di essere stato molto emozionato per aver esordito con una maglia che ama, quando gli abbiamo chiesto se il prossimo step può essere iniziare dal primo minuto ci ha detto di chiedere a Cristian.
"E chiedete... (ride, ndr). Io sono felicissimo per questo ragazzo perché rappresenta tutta la trafila del settore giovanile. L'ho conosciuto che era all'Under 14, poi abbiamo iniziato a rilavorare insieme con l'Under 19 e ora è in prima squadra. L'altro giorno è subentrato all'intervallo, adesso potrebbe partire dall'inizio o subentrare. Quello che so, non solo di lui ma di tutti i ragazzi che ho a disposizione, è che cercheranno di dare sempre il massimo e questa è la cosa più importante". 

Cosa le sta piacendo della sua Inter?
"Guardo sempre il lato umano perché per me è fondamentale. Nei momenti di difficoltà bisogna trovare qualche carezza e qualche coccola, qualche parola giusta. Lo facciamo noi come staff e lo fanno tra di loro. Stanno bene insieme e questo lo sapevamo".

Dai giocatori abbiamo avuto un feedback superpositivo.
"Mi importa poco. Io sono quello che sono, so cosa posso dare a questa squadra e cercherò come ho sempre fatto di dare il massimo sul piano umano e professionale, di avere sensibilità in certi momenti e di capire quando dovrò essere anche più duro. Sono schietto e sincero, dico sempre ciò che penso a prescindere da chi ho davanti". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 25 giugno 2025 alle 11:20
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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