Futuro cupo per Suning all'Inter tratteggiato oggi dal Corriere dello Sport che, a dispetto delle certezze elargite ieri da Steven Zhang, sottolinea come il gruppo di Nanchino si stia "lentamente sgretolando" e che non c'è chiarezza sul progetto. "Il cambio di scenario per l’Inter è fotografato da 40 milioni di crediti verso partner cinesi incagliati da tempo ma ora definitivamente inesigibili e dalla riduzione di quanto Suning corrisponde all’Inter - si legge -. La perdita avrebbe azzerato il capitale ma Zhang ha iniettato 75 milioni presi a prestito da Oaktree, convertito in capitale altri finanziamenti-soci e fatto, insomma, quel che può con la cassa di cui non dispone. Per ottenerla ha impegnato le azioni a un finanziatore che probabilmente eserciterà il pegno e si prenderà l’Inter, non essendo chiaro con quali risorse Zhang rimborserà il prestito".

Zhang e tutta la dirigenza parlano da mesi di "sostenibilità" e di "autofinanziamento", ma il Corsport non riesce a vedere come un club che brucia milioni su milioni possa camminare da solo sulle proprie gambe. "L’Inter dovrà liberarsi dei giocatori costosi, intraprendere una politica di ingaggi bassi puntando su calciatori meno affermati - prevede il quotidiano romano -. Può sembrare assurdo, nel giorno in cui il club annuncia il rinnovo di Lautaro a 6 milioni che è il modo per preservare un asset in grado di generare cassa e utili domani, attraverso una cessione". 

"Zhang dice che il club non è in vendita, che le voci sono fake news. Possibile, ma a gennaio il dossier era sul tavolo di molti investitori - insiste il CdS -. Circostanza mai smentita, come la trattativa con BC Partners (confermata da quest’ultimo) che non era una chiacchierata. Zhang dice che rimarrà a lungo ma il modo per farlo (tagliare i costi, vendere i calciatori più appetibili) potrebbe non piacere. Se il gioco non funzionerà, Oaktree rileverà il club e continuerà il percorso per valorizzare l’Inter riportandola all’equilibrio economico".
Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 29 ottobre 2021 alle 10:34
Autore: Alessandro Cavasinni
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