Intervenuto ai microfoni di Radio TV Serie A, l'amministratore delegato della Juventus Maurizio Scanavino ha parlato così di diversi temi relativi al club bianconero: "Come abbiamo rappresentato nella recente assemblea degli azionisti - ha esordito -, i numeri parlano di circa 200 milioni di perdita, ma se andiamo ad analizzarla nel dettaglio tra i mancati ricavi derivanti dalla non partecipazione delle competizioni europee (l'anno scorso eravamo squalificati) e oneri straordinari legati alla gestione, alla coda di tutti gli avvenimenti negli ultimi due anni abbiamo perdite che superano i 150 milioni che non sono della gestione ordinaria. Come dicevo in assemblea la perdita reale di quest'anno va considerata intorno ai 70 milioni, in recupero di oltre il 50% rispetto all'anno precedente. La traiettoria è molto buona anche per il futuro anche se chiaramente ci sono elementi di imprevedibilità legati ad alcune performance sportive e la coda di alcuni elementi del passato. L'obiettivo principale è mantenere l'equilibrio tra sostenibilità e competitività, quindi è importante trovare il maggior numero di risorse possibili all'interno dell'azienda da poter investire nella parte sportiva per essere sempre competitivi".

Sul costo della rosa in diminuzione: "Venivamo da una situazione particolare in cui la somma delle voci stipendi e ammortamenti era particolarmente elevata. In prospettiva, pur avendo ridotto e facendo ancora un po' di fine tuning, la Juventus dovrebbe rimanere la squadra con il budget più alto da investire nella parte sportiva. Questo a garanzia di una grande competitività, poi ovviamente bisogna fare le scelte giuste, il mercato giusto e avere anche un po' di fortuna. Le basi però sono queste, perché non sarebbe giusto immaginare una strategia solamente al ribasso e che fa perdere competitività per i massimi obiettivi".

Sul modello di gestione contro i giganti del mercato estero: "Questo fenomeno di sproporzione della possibilità di investire sui calciatori ha creato un'inflazione degli stipendi e dei cartellini dei giocatori anche al di fuori delle stesse squadre interessante a un certo tipo di livello. Oltre un certo limite credo non sia sano andare, per noi ma non solo. È vero, un campione può fare la differenza, ma il calcio è un gioco di squadra e ci sono tanti altri elementi da tenere in considerazione. Con la parte sportiva rappresentata da Giuntoli e Motta stiamo lavorando molto nell'avere dei giocatori forti che possano far parte di una squadra e che possano fare la differenza colmando il livello verso certi club, che sì hanno una raccolta di campioni ma spesso risultano difficili da tenere insieme. Il salary cap? Sicuramente trovare una quadra su questa situazione sarebbe virtuosissimo per tutte le squadre. Aumenterebbe la competitività anche per squadre oggi non così ricche".

Chiosa sul nuovo Mondiale per Club 2025: "Riteniamo sia un'opportunità molto positiva per il club e per i giocatori per fare esperienza ed avere una vetrina mondiale. L'opportunità deriva dalla visibilità che la Juventus può avere in tutto il mondo, pensiamo che già questa prima edizione possa avere un bel significato portandosi dietro, speriamo, un monte ricavi positivo: su questo punto siamo in trattativa ferrea con la Fifa insieme alle altre squadre dell'ECA però ormai dovremmo essere agli sgoccioli".

Sezione: Il resto della A / Data: Gio 05 dicembre 2024 alle 16:44
Autore: Milano Redazione FcInterNews.it
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