Propositiva e positiva l’Empoli di Nicola a San Siro, dove però al termine di 95 minuti è costretta ad arrendersi, non tanto per demeriti propri quanto per i meriti di una serena, fiduciosa Inter. La capolista trova immediatamente il vantaggio con un gran gol di Federico Dimarco che, diversamente dall’ultima volta in gol (a Madrid dove proprio la rete dell’esterno milanese aveva illuso i nerazzurri di essere ad un passo dalla qualificazione ai quarti di Champions, scivolati poi all’Atletico nella lotteria dei rigori) la trascina alla vittoria. Sembra bastare proprio la pennellata del figlio della Nord milanese a battere anche l’ex squadra di Asllani (entrato nella ripresa al posto di Calha), tornare al successo dopo il pari col Napoli e ripartire col piede giusto. Ma a dieci minuti dal fischio finale, arriva finalmente la zampata del Niño maravilla che mette a segno il 2-0 e chiude ogni tentativo di reazione di un orgoglioso Empoli e discorso.

I padroni di casa propiziano bene questo rientro alla routine milanese sotto un caldissimo e rumoroso Meazza, traboccante d’attesa di questo ritorno al campionato dopo una difficile, a tratti estenuante, sosta Nazionali. E ripartono con un Simone Inzaghi che non rischia nulla come mette in chiaro sin dall’inizio con l’undici titolare schierato: la capolista si presenta di fronte alla squadra toscana con il suo corredo genetico tipo, Sommer escluso, lasciato a riposo precauzionale dopo l’infortunio rimediato con la Svizzera, e Acerbi tra Pavard e Bastoni a protezione di Audero. Darmian e Dimarco i quinti che incastrano i soli tre Barella, Calhanoglu, Mikhitaryan, alle spalle della Thula. Non nulla, ma poco effettivamente rischia davvero la numero uno della classifica italiana che al netto di una partita dinamica, divertente e tutt’altro che noiosa, né in predominio assoluto, porta a casa una vittoria in scioltezza che aggiunge altri tre pesanti punti ad un percorso sempre più in dirittura d’arrivo.

Rimane ancora a digiuno il capitano che non trova la rete neppure contro gli azzurri di Nicola, colpiti invece da un’ennesima scheggiata dei difensori, sempre più incidenti in questa stagione dei meneghini: gol di Dimarco su assist di un difensore, ovvero Alessandro Bastoni. Ancora un’imbucata che rende giustizia al gioco di Inzaghi sempre più coinvolgente e totale. Altra mossa del piacentino, il cambio Lautaro-Sanchezpremiata dal cileno proprio con la firma del 2-0, messa a referto con la partecipazione di Dumfries, subentrato proprio all’autore del primo assist. Preparazione ed esecuzione magistrale dei primi della classe che escono dal ‘primo giorno’ di scuola dopo le ‘gite’ fischiettando, a petto in fuori e con un sorriso che spegne, per dirla alla Materazzi, le "aspettarive degli altri".

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Sezione: Focus / Data: Lun 01 aprile 2024 alle 22:50
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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