Niente poteva rovinare la nostra festa scudetto a San Siro. E così è stato. Neppure l'incertezza su quello che sarà di Steven Zhang e di Oaktree a partire da martedì 21 maggio. Una festa degna di quello che l'Inter è stata durante quest'anno, una festa degna per celebrare la Seconda Stella. 

L'arrivo del pullman a San Siro, la coreografia nel pre partita, i cori durante i 90 minuti, la consegna della Coppa, la festa in campo dei giocatori e il concertone. Tutto così meravigliosamente bello, tutti così meravigliosamente nerazzurro.  Al futuro ci penseremo tra qualche ora, ma le parole di Marotta e Inzaghi hanno trasmesso quella tranquillità necessaria a tutti per godersi in pieno questa festa. Su questo Scudetto c'è la loro firma, ma soprattutto di chi li ha scelti: Steven Zhang.

L'unico assente. La sua assenza è l'unica nota negativa di questa festa meravigliosa. Perché, a prescindere da quello che sarà il futuro e da tutta la situazione, Zhang meritava di esserci. Meritava gli applausi del suo stadio e di quella che può essere la sua uscita di scena. Perché è innegabile quanto Steven Zhang sia state fondamentale per arrivare qui. E a lui va il più grande Grazie. Grazie Steven perché hai capito cosa è l'Inter, perché l'hai conosciuta, l'hai amata, l'hai riportata dove merita di stare. E per questo ti saremo eternamente grati, comunque vada. A presto. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 20 maggio 2024 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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