"Sul mercato la squadra è quella concordata con la società. Ci manca un centrale per sostituire Ranocchia, la società ci sta lavorando e penso di non doverne più parlare perché il mercato in entrata e in uscita è chiuso". Nella conferenza stampa pre-Lecce Simone Inzaghi è stato chiaro: per andare a caccia della seconda stella l’Inter deve confermare questa squadra. Con ovvio riferimento tra le righe ai chiacchierati Milan Skriniar e Denzel Dumfries, corteggiati ormai da diverse settimane rispettivamente da Paris Saint-Germain e Chelsea. Per trattenere i top player ad Appiano Gentile e per ascoltare le richieste di Inzaghi, dagli uffici di Viale della Liberazione stanno provando a cambiare in corsa una strategia che in questo bollente agosto ha visto la cessione (in preventivo da inizio ritiro) di Andrea Pinamonti al Sassuolo in cambio di 20 milioni di euro e quella del baby gioiello della Primavera Cesare Casadei, con i Blues che si sono presentati al tavolo delle trattative con in mano un’offerta da 15 milioni di euro più 5 di bonus per toccare anche in questo caso quota 20. Alla faccia di chi regalava sorrisi gratuiti quando il ragazzo (anche se con recompra) veniva valutato 7,5 milioni nell’ambito della trattativa con il Torino per Bremer, ma tant’è.

La cifra di 20 milioni rappresenta ossigeno puro (oltre che grossa plusvalenza) per le casse del Biscione. Ed è senza alcun dubbio una proposta importante per un prospetto classe 2003 che tanto bene ha fatto con la squadra di Chivu, della quale è stato assoluto trascinatore nella passata stagione con 17 gol - che hanno fatto di lui il capocannoniere della squadra nonostante il ruolo - e che hanno rimarcato la sua crescita esponenziale nelle prestazioni, soprattutto dal punto di vista realizzativo: dopo i due sigilli della stagione 2019/20, l’8 della cantera interista ha poi toccato la doppia cifra (10 reti) nell’anno successivo, fino ad arrivare ai 17 della scorsa annata. Numeri che rendono idea della qualità di un centrocampista moderno capace di fare la differenza con i pari età, ma che allo stesso tempo - e non è un dettaglio da sottovalutare - non ha mai esordito in Serie A e non ha mai assaggiato il calcio dei grandi, dove in passato tante giovani promesse e potenziali futuri campioni sono andati a perdersi. Certo, il rischio di inciampare in un altro ‘caso Zaniolo’ è sempre dietro l’angolo, ma allo stesso tempo risulta difficile (se non impossibile) rispedire al mittente un’offerta di questa portata per un giovane che non conta neanche una presenza nel massimo campionato italiano. Sì, anche se un domani dovesse diventare un crack assoluto, aumentando di conseguenza i rimpianti. Nessuno però ha a disposizione una sfera di cristallo per poter leggere il futuro. 

L’Inter cede Casadei non perché non crede nel ragazzo, come dimostrano i continui tentativi per l’inserimento di una recompra o di un’opzione di riacquisto. I motivi di una cessione (eventualmente) dolorosa di un talento (probabilmente) destinato a sbocciare sul serio sono legati alle esigenze di cassa e alla situazione economica dell’Inter, di cui si è parlato fin troppo e di cui si continua a parlare con particolare insistenza. In parole povere serve anche l’addio del gioiellino di Ravenna per mantenere intatta l’ossatura della squadra per questa stagione. E no, non si poteva cedere Gagliardini (come richiesto da tanti a colpi di tweet) per puntare su di lui. Semplicemente perché di offerte di quello spessore, per l’ex Atalanta, non c’è mai stata neanche l’ombra. Il sacrificio di Casadei permetterebbe comunque all’Inter di essere competitiva, chiudendo un mercato che vedrebbe il club nerazzurro (ancora alla ricerca di un erede di Ranocchia, con Manuel Akanji in cima alla lista degli obiettivi) aver riportato a casa un big come Lukaku e aver arricchito la rosa con seconde linee all’altezza come Onana, Bellanova, Asllani e Mkhitaryan. Oltre a trattenere a Milano tutti i suoi top player, a partire da Skriniar e Dumfries. E per ascoltare (si spera) la chiara richiesta di Inzaghi: "Le altre acquistano ogni giorno, noi finiamo sui giornali solo perché vendiamo e poi saremmo pure i favoriti. La squadra deve rimanere questa".

Sezione: Editoriale / Data: Mer 17 agosto 2022 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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