Altro stop, proprio quando tutto sembrava tornare alla normalità. Romelu Lukaku è costretto a fermarsi nuovamente a causa di un fastidio allo stesso muscolo che si era lesionato il 28 agosto, all'alba della stagione. Due mesi di oblio, poi il rientro in Champions, il gol immediato al Viktoria Plzen, minuti ottimi nelle gambe contro la Samp e ancora alt. Niente Bayern e, probabilmente, niente Juventus: Big Rom potrebbe rivedersi già con il Bologna fra 9 giorni, visto che il problema non è grave. Ma è chiaro che è una frenata che dà particolarmente fastidio a lui, a Inzaghi e a tutto il mondo Inter.

Quello che stona, in questa storia, è l'atteggiamento di alcuni tifosi nerazzurri, che continuano a ritenere Lukaku una sorta di “malato immaginario”. Secondo loro, in parole povere, l'attaccante belga si starebbe conservando per non mettere a rischio il suo Mondiale in Qatar. Il belga non vorrebbe forzare il suo rientro in campo per non rischiare un nuovo infortunio serio che, vista la data odierna, gli negherebbe di fatto la partecipazione alla competizione con il suo Belgio.

La realtà, però, non è quella che racconta il partito anti-Lukaku. Anzi. Big Rom ha masticato amarissimo per questi due mesi fuori, soprattutto nel periodo nero dei ragazzi di Inzaghi. Schiumava in tribuna, rammaricandosi per non poter dare una mano alla sua squadra proprio quanto forse ne avrebbe avuto maggior bisogno. Fosse stato per lui, sarebbe tornato in campo già da settimane, ma proprio il tipo di infortunio ha consigliato lo staff medico e quello tecnico di utilizzare la massima cautela. E la nuova frenata è lì a confermare come i tempi lunghi per il ritorno in campo fossero un percorso obbligato. Il problema di Lukaku è concreto, non c'è alcun dietro le quinte da svelare. La cicatrice va monitorata. E di certo uno che vuole essere protagonista a un Mondiale non ci arriva con un minutaggio così esiguo come quello ottenuto fin qui dall'ex Chelsea. La teoria del “si tene per il Mondiale” è semplicemente ridicola e senza senso. Lukaku, in quei pochi sprazzi di nerazzurro da quando è tornato a Milano, ha confermato quanto possa essere decisivo. La speranza è che torni al 100% nel più breve tempo possibile.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 01 novembre 2022 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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