"MILANO – FC Internazionale Milano comunica di aver raggiunto un accordo per il prolungamento di contratto del giocatore Nicolò Barella: il centrocampista classe 1997 sarà nerazzurro fino al 30 giugno 2029". Sono scoccate da poco le ore 19 di martedì 11 giugno quando l'Inter pubblica questo comunicato ufficiale per annunciare uno dei rinnovi di contratto più attesi sulla sponda nerazzurra del Naviglio. E uno dei più silenziosi. Perché Barella è così: poche parole, tanti fatti. 

Quante pagine di giornale sono state dedicate al "tira e molla", alla "distanza tra domanda e offerta" o ai "dettagli da limare"? Nessuna. Quante volte Alessandro Beltrami, agente del classe '97 di Cagliari, ha parlato ai microfoni dei media o presenziato in qualche salotto televisivo per creare un po' di audience e aumentare l'hype? Meno di zero. Quanto ha preteso il giocatore per continuare a sudare la maglia dell'Inter? Poco (ovviamente per il contesto del ricco mondo del pallone), visto che la firma sul nuovo contratto gli porterà 'appena' 500mila euro di stipendio in più all'anno. Quello con l'Inter è un lungo rinnovo che rende "estremamente felice ed emozionato" lo stesso Bare, che ai microfoni ai canali ufficiali della società nerazzurra usa una frase chiave: "Non ho mai avuto nessun dubbio", seguita da un "Sono davvero orgoglioso di poter difendere ancora per tanto tempo i colori di questo grande Club".

E poi sono solo fatti, non chiacchiere. Concreti gesti d'amore e di attaccamento al club che l'ha reso un top player dopo che il 'suo' Cagliari l'ha sgrezzato e lanciato nel calcio dei grandi. Perché Barella è un ragazzo semplice e genuino, che evita volentieri il selfie quotidiano, la story inutile e il post acchiappa like sui social ma preferisce fare baldoria nello spogliatoio o godersi un buon bicchiere di vino. Barella è quel tipo di persona che, a differenza di quanto successo (ad esempio) con Lautaro Martinez e il suo agente Alejandro Camano, sceglie volentieri di tenere lontani i titoli pungenti e le fastidiose incomprensioni. Agendo nel silenzio, ma facendo comunque rumore. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 12 giugno 2024 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
vedi letture
Print