La legge del contrappasso non risparmia nessuno, Dante docet. Stavolta vittima predestinata del fato è il presidente dell'Inter Massimo Moratti, che haa inviato nelle ultime ore a Oporto una spedizione con l'obiettivo di convincere Andrè Villas Boas a sposare la causa nerazzurra (per la seconda volta). Impresa titanica, vuoi perché il tecnico sembra più attratto dai prossimi impegni del Porrto, vuoi perché, pur convincendolo, ci sarebbe questa clausola rescissoria da 15 milioni di euro che nessuno, a Milano, ha intenzione di pagare. Una sorta di dejà-vù al contrario, tornando all'estate 2010 quando, una volta appurato che Mourinho avrebbe allenato il Real Madrid, Moratti non volle sentir ragioni e obbligò Florentino Perez a versargli la clausola di rescissione stipulata mesi prima con lo Special One.

Il numero uno dei blancos alla fine dovette cedere e trovò un accordo con l'Inter per poter tesserare Mou, stavolta tocca a lui venire a patti con il Porto, club dal quale è notoriamente difficile ottenere sconti (chi ha dimenticato l'operazione Quaresma?). Proprio quella clausola che il numero uno di Corso Vittorio Emanuele usò per tutelarsi dall'addio di Mourinho adesso è uno degli scogli principali per mettere le mani sul suo erede Villas Boas. Se non è contrappasso questo...

Sezione: Curiosità & Gossip / Data: Dom 19 giugno 2011 alle 10:19
Autore: Alessandra Politi
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