Andrea Stramaccioni conosce molto bene Cristian Chivu dopo averlo allenato ai tempi dell'Inter. Oggi il romeno allena il Parma, prossimo avversario del Napoli: l'Inter confida nel suo ex difensore per una mano nella corsa scudetto. E Stramaccioni ne parla alla Gazzetta dello Sport.

Stramaccioni, torniamo indietro di qualche anno: nel 2012 ad Appiano c’è un giovanissimo allenatore promosso dalla Primavera alla prima squadra e la sua strada incrocia quella di Chivu...
"Devo dire che in quello spogliatoio Cristian è stato uno dei giocatori che mi aiutarono di più insieme a Zanetti, Cambiasso, Julio Cesar, Stankovic, Sneijder, Maicon e Milito oltre ovviamente a Ivan Cordoba. Due di loro oggi allenano ad alto livello: uno è Deki, l’altro è proprio Cristian".

C’è stato qualche episodio che le ha fatto pensare: “Questo ragazzo allenerà”?
"Quando arrivai avevo un entusiasmo incredibile ed ero pieno di idee, ma totalmente sprovvisto di esperienza. Chivu e gli altri big erano dei totem, eroi del Triplete ma soprattutto quasi tutti capitani delle loro nazionali. Nel settore giovanile avevo una fissa per gli schemi su palla inattiva, ricordo che prima di debuttare a San Siro contro il Genoa in settimana ne preparai uno per lui, coinvolgeva tanti uomini, lo provammo ma non venne bene. Ero un po’ scoraggiato, Cristian mi passò vicino e mi disse: “Mister, domenica lo faremo perfettamente perché funziona, vedrai. Credi in te e noi ti seguiremo”. Aveva ragione, lo schema riuscì e per poco non segnammo (l’Inter vinse comunque, 5-4, ndr). Ma quel consiglio andava ben oltre la partita col Genoa...".

Il suo Parma, ad aprile, fermò l’allora capolista Inter sul 2-2 soffiandole punti pesanti. Domenica Chivu può farsi “perdonare” dai tifosi nerazzurri, e se poi riuscisse a battere il Napoli sarebbe salvezza: impresa possibile?
"Ero al Tardini per la telecronaca, è stata una mini rivoluzione tattica. Il Parma faticava nel primo tempo e Cristian, nella ripresa, sotto di due gol, rivoluzionò la squadra: dentro Pellegrino e Ondrejka e 2-2. Sfiorando il 3-2. L’ha letta alla grande e soprattutto da quella gara è rimasto, giustamente direi, a tre dietro. Quella partita servirà ai suoi per credere nella possibilità di ripetersi".

Con quali armi può mettere in difficoltà Conte?
"Grazie a Bonny e Pellegrino, è capace di rialzare velocemente il baricentro e tenere palla avviando transizioni pericolose. È una bella coppia: con Pellegrino accanto, Bonny è più libero mentalmente di svariare, e se comincia a muoversi dà fastidio soprattutto a difese che difendono lontano dalla porta. Altra carta che Chivu può giocare per mettere in difficoltà il Napoli sono i veloci cambi di lato ad innescare i quinti. Anche se davanti ci sarà la miglior difesa del campionato che si gioca il titolo... Coefficiente di difficoltà massimo".

Ha le carte in regola per arrivare sulla panchina di una big?
"Non sta a me dirlo. Di sicuro a me piace molto, mi ha convinto per quanto ha fatto vedere con la Primavera dell’Inter e con il Parma preso in corsa. Gli auguro il meglio".

Sezione: Copertina / Data: Gio 15 maggio 2025 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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