Anche Diego Milito non si tira indietro nelle ore precedenti alla finale di Champions League e racconta (al Corriere della Sera) le sue emozioni pensando al passato e le sensazioni in vista di domani. "È difficile esprimere le emozioni che provai - dice raccontando quanto accadde nel 2010 - Quello che posso dire sarà sempre poco. Una gioia che mi resterà dentro tutta la vita. Come si vince una partita così? Non c’è una formula esatta. Bisogna curare i dettagli, andare in campo con determinazione, saper sfruttare le occasioni".

Alla fine di quella finale del 2010, però, arrivò un primo dispiacere nella festa: l'addio di Mourinho."Eravamo felici per aver vinto, ma dispiaciuti di non continuare a lavorare con lui - racconta Il Principe -. È stato un colpo il suo addio, era un punto di riferimento. Per José ho un debole, gli sarò sempre grato. Inzaghi? Simone è un ottimo allenatore, a volte ingiustamente criticato. All’Inter sta facendo grandi cose".

Pronto per essere tra i protagonisti, domani in campo ci sarà anche Lautaro Martinez, al cui acquisto da parte dell'Inter contribuì proprio Milito in qualità di ds del Racing. "Mi chiamò Zanetti, parlammo a lungo. Già si vedevano le sue doti, non aveva bisogno che lo pubblicizzassi - dice ancora il Principe -. C’era un’offerta di un altro club (l’Atletico Madrid, ndr), non chiudemmo subito e si inserì l’Inter. Sono stati bravi ad agire velocemente. Lautaro mi chiedeva qualche consiglio, come si vive a Milano, ma era felice dell’opportunità. Non ho dovuto convincerlo. Ha le doti dei grandi attaccanti, è completo. Può fare reparto da solo, come fosse un nove, ma si adatta a giocare anche con un’altra punta. Il Mondiale? Quella vittoria gli ha dato tanta fiducia. Posso dire che ci assomigliamo per l’atteggiamento. Haaland? Uno dei migliori, non il migliore. Ci sono appunto Lautaro, Benzema e altri grandi giocatori. Certo lui vede la porta con facilità, l’Inter dovrà stare attenta".

Netto il giudizio su Skriniar ("L’Inter è arrivata in finale senza di lui, può tranquillamente continuare a farne a meno"), positivo quello su Retegui. "Mi piace, è cresciuto in fretta. Ha qualità, la mentalità giusta". In ultimo, una porta aperta all'Inter per il futuro. "Non sono abituato a propormi ma sì, sarei pronto a mettermi in gioco. In ogni caso il mio legame con l’Inter sarà sempre speciale».

Sezione: Copertina / Data: Ven 09 giugno 2023 alle 10:42
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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