"Se è Simone Inzaghi stesso a chiamarli «sanguinosi», con espressione fumante di rabbia nella sala stampa di San Siro, vorrà pur dire qualcosa. I punti sperperati senza una ragione dall’Inter, cinque nelle ultime due gare casalinghe di Serie A, iniziano ad essere tantini, soprattutto se si pensa alle altezze che questa squadra ha raggiunto finora nelle sfide più complesse, dalla cinquina al Milan alla battaglia trionfale contro il Benfica: la differenza nell’attenzione tra quelle serate ruggenti, e le sfide asfittiche in casa contro le due emiliane, è davvero enorme". Insomma, la Gazzetta dello Sport punta il dito contro l'Inter mettendo al centro di tutto il calo di concentrazione che arriva contro squadre medio-piccole. Si spiega così l'onnipotenza vista in Champions martedì e poi il 2-2 subito in rimonta ieri. Un problema che - secondo la rosea - non è nuovo.

"Persiste un certo problema nel rigenerare le motivazioni della truppa: l’Inter che ardeva di voglia contro il Benfica non è la stessa prigioniera dei propri nervi vista ieri - si legge -. La stagione 2022-23 sarà ricordata per la vertigine toccata a Istanbul, ma la gloria europea non può cancellare fino in fondo gli inciampi italiani e quelle 12 sconfitte seminate per strada. Molte sono arrivate contro rivali di taglia inferiore e adesso la squadra è stata progettata per gestire le energie attraverso maggiori rotazioni: almeno in teoria, dovrebbe essere sempre tonica a prescindere dagli avversari. Ieri, però. Simone ha scelto gli stessi 11 spremuti dallo sforzo di martedì sera e non tutti hanno mostrato la stessa brillantezza di Coppa".

Sezione: Copertina / Data: Dom 08 ottobre 2023 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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